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Misure anticovid e vaccini hanno annullato l’influenza. Casi 5 volte inferiori al 2020

Italia

Misure anticovid e vaccini hanno annullato l’influenza. Casi 5 volte inferiori al 2020

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Le misure prese per contrastare il contagio da coronavirus, compresa una massiccia campagna di vaccinazione, hanno avuto l’effetto di annullare quasi completamente l’influenza stagionale. Il report dell’istituto superiore di sanità evidenzia livelli minimi in tutte le regioni con i casi accertati 5 volte in mero rispetto al 2020

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COSENZA – Le misure prese per contenere la pandemia di Covid-19 (mascherine in primis, ma anche distanziamento e chiusure di locali e luoghi affollati) stanno avendo un ‘effetto collaterale’ molto positivo, con i casi di influenza ai minimi degli ultimi anni e, se la tendenza verrà confermata, almeno per quest’anno si eviteranno i circa 8mila morti che il virus stagionale fa ogni anno nel nostro Paese. A certificare l’andamento ‘piatto’ di quest’anno c’è il bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), secondo cui i livelli sono almeno cinque volte più bassi rispetto alla stagione 2019-2020.

“In Italia – si legge – nella seconda settimana del 2021, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali si mantiene stabilmente sotto la soglia basale. con un valore pari a 1,5 casi per mille assistiti. Nella scorsa stagione in questa stessa settimana il livello di incidenza era pari a 8,5 casi per mille assistiti. In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale”. L’incidenza è molto sotto la media anche nelle regioni, come la Puglia, che registrano il più alto numero di casi nel paese. Anche a livello europeo la stagione influenzale non è praticamente iniziata, scrive il sito Flu News Europe. Il merito, spiega Giancarlo Icardi direttore del dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino di Genova, è di una serie di fattori, alcuni dei quali dovrebbero rimanere nei comportamenti collettivi anche una volta che il Covid sarà sconfitto. “L’uso delle mascherine e altre misure – spiega l’esperto – hanno un ruolo importante, ma dobbiamo anche considerare altri fattori: uno di questi è sicuramente la vaccinazione antinfluenzale, di cui quest’anno è decisamente aumentata la copertura, e poi c’è la cosiddetta ‘competizione virale’. Il virus Sars-CoV-2 ha trovato una popolazione largamente suscettibile all’infezione, e quindi è diventato competitivo per quelli influenzali. Se il prossimo inverno avremo debellato, o comunque ridotto fortemente il coronavirus è probabile che gli altri tornino”. Se si conservassero alcune delle misure anche nei prossimi inverni, sottolinea Icardi, le epidemie influenzali sarebbero molto più gestibili.

“E’ chiaro che non si può stare in lockdown perenne – spiega -, ma aspetti come l’igiene delle mani, con il gel idroalcolico che dovrebbe essere sempre utilizzato in certe situazioni, l’uso dei fazzoletti monouso, lo starnutire o tossire nell’incavo del gomito sono importanti. Inoltre è possibile che chi si è vaccinato per la prima volta quest’anno decida di continuare. Sul far diventare comune l’uso della mascherina sono più scettico, ricordiamoci che fino a prima del Covid chi andava per strada con una mascherina veniva guardato quasi con curiosità”.

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