Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Pronta l’ordinanza per chiudere le scuole. Spirlì “la priorità è la vita di ragazzi e famiglie”

Calabria

Pronta l’ordinanza per chiudere le scuole. Spirlì “la priorità è la vita di ragazzi e famiglie”

Pubblicato

il

L’ipotesi del presidente f.f. è quella di rinviare l’apertura di alcune settimane almeno finché la situazione del contagio non mostri dei miglioramenti “se il Cts ci dice che non possiamo andare a votare mi dite come io possa autorizzare e non impicciarmi della riapertura della scuola?”

.

COSENZA – Nonostante la chiara volontà del governo di riaprire tutte le scuole, anche se le superiori sono slittate all’11 di gennaio, le Regioni restano divise sul rientro in classe ed alcune hanno già annunciato che fino a fine gennaio le scuole superiori rimarranno con la didattica a distanza. È il caso del Veneto e del Friuli Venezia Giulia alle quali potrebbe aggiungersi anche la Calabria. Il presidente F.F. Sprlì ieri era stato chiaro “si torna in classe solo se ci sono le condizioni di sicurezza” rispondendo indirettamente al Governo e alla Azzolina che avevano criticato le Regioni sulla chiusura.

Oggi Spirlì ha preannunciato la volontà di posticipare la riapertura delle scuole. Non solo quelle superiori, ma probabilmente anche medie ed elementari perché è ancora troppo alto il rischio di contagio “sto per firmare l’ordinanza che partirà dal giorno 7 e che prevede la tutela totale dei nostri e dei vostri ragazzi “ha ribadito il presidente facente funzioni della Calabria “sapete quando tenga alla cultura e allo studio, che per me è il pane quotidiano. Ma in questa fase, a maggior ragione, metto al primo o posto la vita e la salute non solo dei giovani, ma anche dei loro genitori e, soprattutto, dei loro saggi nonni. I ragazzi hanno capacità incredibile di reazione non sono degli inetti. In questa fase ogni tipo di assembramento è pericoloso. Fuori c’è ‘l’inferno“.

“Se il Cts ci dice che non possiamo andare a votare mi spiegate come io possa pensare di autorizzare e non impicciarmi dell’organizzazione e la gestione delle scuole? Parliamo di un popolo studentesco che si sposta in tante microcosmi: la strada, l’autobus, i cancelli della scuola, il muretto con gli amici, poi si esce per il pezzo di pizza, poi si torna a casa e così via. Questo perché la scuola non è solo l’aula. Vanno considerati tutti gli spostamenti scuola – lavoro. I ragazzi hanno 8/9 luoghi di contagio, li vogliamo o no tutelare? Noi non li vogliamo privare della scuola, stiamo consigliando anche la didattica a casa. Quando sento alcuni che dicono: ma non vogliamo tutelare i ragazzi? Se restano a casa si stressano… rispondo: ma non lo abbiamo abituati a godere le mura di casa ed abitare assieme a noi e con noi e non ad essere semplici coinquilini di passaggio. Noi non li stiamo privando della scuola, stiamo consigliando la didattica anche a casa. A quei genitori che si preoccupano che i ragazzi sono sempre chiusi dico che in questa fase, in questo momento e con questa pandemia, ancora facciamo polemica. Ma che succede poi se un ragazzo porta il virus e si ammala un genitore, un nonno con anche il rischio di morire? Dobbiamo essere onesti: casa può succedere con la DAD che possa addirittura privare del futuro nel nuove generazioni? I ragazzi oramai fanno tutto on line, dagli acquisti alla socializzazione. Questo negazionismo è diventato aberrante. Noi stiamo mettendo a disposizione dei nostri giovani il progresso per andare avanti in modo sicuro”.

 

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA