Italia
Nel 2020 controllati oltre 36mila siti web per contrastare il terrorismo
La Polizia postale ha controllato migliaia di siti per prevenire il cosiddetto cyberterrorismo con il coordinamento di Europol e con il coinvolgimento di tutte le Forze dell’ordine degli Stati membri
Sono circa 36mila gli spazi web monitorati nel 2020 per contrastare il proselitismo e la prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione, e sono stati rimossi diversi contenuti inneggianti alla jihad. E’ uno dei dati contenuti nell’annuale bilancio di attività della Polizia postale che, con i suoi investigatori, ha collaborato con altri organi di Polizia e di intelligence alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, a livello nazionale e internazionale, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. Nell’ultimo anno, spiega un comunicato, sono proseguite le attività all’interno dei tavoli di lavoro internazionali per il contrasto del Cyberterrorismo, con il coordinamento di Europol e con il coinvolgimento di tutte le Forze dell’ordine degli Stati membri, nonché dei rappresentanti dei maggiori Internet Service Provider. Fra questi, Telegram è il fornitore di servizi online che ha ricevuto la maggior parte delle richieste di rimozione e che ha allontanato dalla propria piattaforma una parte significativa degli attori chiave all’interno della rete di diffusione della propaganda dello Stato islamico.
Social