COSENZA – Se il sistema che prevede l’Italia suddivisa nelle fasce di colore non cambierà, dal 7 gennaio difficilmente però si allenteranno le restrizioni previste dalla scadenza del decreto di Natale che domani riporterà l’Italia in zona arancione, prima della nuova zona rossa da martedì. Il Governo, infatti, è pronto ad un‘ulteriore conferma delle misure almeno per un altra settimana, esattamente quella che va dall’Epifania (data di scadenza delle limitazioni natalizie) a quella dell’ultimo Dcpm. Nella giornata di oggi si è tenuto un vertice tra il Premier Conte, i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e membri del Comitato Tecnico Scientifico per fare un punto sull’emergenza Covid in vista della scadenza delle misure restrittive. Dalla riunione sarebbe emersa la possibilità di un “provvedimento ponte” tra il 7 e il 15 gennaio, che potrebbe contenere la conferma delle misure a livello nazionale, aldilà del sistema delle fasce o se una Regione si trovi o meno in zona gialla. E dalla riunione è emersa l’ipotesi di far restare in vigore anche la proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi.
Per quanto riguarda gli spostamenti, invece, l’ipotesi allo studio del Governo è quello che prevede le misure previste per la zona arancione nel week-end del 9 e 10 gennaio in tutta Italia: tra queste, le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto. Dal 7 gennaio e fino al 15, data di scadenza dell’ultimo dpcm, viene consentito lo spostamento tra le regioni solo per ragioni di necessità. Intanto è atteso per martedì prossimo, 5 gennaio, il nuovo report dell’Istituto superiore di Sanità che esaminerà l’andamento del contagio con i nuovi dati. Si quelli si baserà la nuova stretta. A proposito di monitoraggio, potrebbe essere rivisto, in funzione più restrittiva, l’indice Rt, uno degli indicatori d’allarme che fa scattare le fasce per le Regioni con la Calabria che rischia di tornare in zona arancione. In particolare, la soglia di Rt che fa scattare la fascia arancione sarebbe abbassata a 1 (invece dell’attuale 1,25) mentre per la fascia rossa basterebbe il raggiungimento di un Rt pari a 1,25 (invece dell’attuale 1,50). Conte invece tira dritto per quanto riguarda la riaperta delle scuole confermando la didattica in presenza al 50% nelle scuole superiori che devono ripartire dal 7 gennaio. E’ quanto avrebbe detto nel corso del vertice con i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e membri del Cts.
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