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Giallo in centro: pestato un peruviano

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Giallo in centro: pestato un peruviano

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COSENZA – Un gancio, due uppercut e finisce al “tappeto”. Non è la sequenza micidiale di un paio di colpi durante un incontro di puglilato, semmai è il violento pestaggio di cui è rimasto vittima un giovane peruviano, gonfiato di botte e, apparentemente, senza un perchè. Teatro della

scazzottata è stata la centralissima via XXIV Maggio, nei pressi di un bar. Il peruviano, di circa trent’anni, era in compagnia di alcuni amici, quando qualcuno, su cui si sta cercando di fare chiarezza, ha deciso di chiamarlo in disparte, facendogli cenno con un mano di avvicinarsi. I due, dopo qualche passetto in avanti, si sono allontanati dalla zona, e imboccando una traversina laterale, sono spariti. Lo schiamazzo notturno, il clacson delle auto, la musica ad alto volume ha “insonorizzato” sia le urla che le richieste di aiuto da parte del peruviano. Dopo una lunga manciata di minuti, gli amici del 30enne, non vedendolo ritornare si sono messi a cercarlo, anche tempestandolo di telefonate. Ma nessuna traccia. Il suo telefonino squillava a vuoto. Una ragazza e un altro amico del 30enne si sono messi a cercare il peruviano, trovandolo, all’ennesimo giro, steso per terra, con il volto tumefatto e la bocca e il naso sanguinanti. Immediatamente l’hanno soccorso, allertando la sala operativa del 118. Arrivato in ospedale, il peruviano, con un forte dolore alla testa, la mascella rotta, la lingua tagliata, il naso pieno di lividi, ha detto ai medici di essersi procurato quelle ferite, cadendo da una scala. Una versione che non ha convinto i sanitari, sicuri che quella ferite e fratture non erano certo compatibili con una caduta. Solo dopo essersi confidato con un’amica, alla quale ha raccontato la vera storia di quei lividi in faccia, ha deciso di dire la verità. Ma il 30enne è stato pestato da chi? E perchè? E’ quello che stanno cercando di capire gli inquirenti. L’identità del 30enne è limpida, lo confermano anche i suoi amici. Non c’è nulla che potrebbe dare un motivo al pestaggio. Gli inquirenti cercano di capire cosa ci può essere dietro e stanno, anche in base alle testimonianze raccolte, dando un nome ed un volto al misterioso boxeur di via XXIV Maggio. Ora è ricoverato nel reparto di Ortopedia.

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