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Scuola, rigida sorveglianza sanitaria per riaprire il 7 gennaio. Dad resta ultima ratio

Italia

Scuola, rigida sorveglianza sanitaria per riaprire il 7 gennaio. Dad resta ultima ratio

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Questi alcuni dei punti inseriti nella bozza che si sta discutendo nella conferenza unificata messa a punto dal ministro dell’Istruzione Azzolina e che dovrà essere valutata da comuni, province e regioni

 

 

COSENZA – Riassicurare l’apertura delle scuole in piena sicurezza il 7 gennaio con un piano operativo ad hoc. É quanto previsto in una bozza delle linee guida concordate da regioni, province e comuni per il corretto svolgimento dell’anno scolastico. Il testo, presumibilmente, verrà esaminato nella Conferenza delle Regioni straordinaria di oggi e nella successiva Conferenza Unificata. Lo stesso Premier Conte spinge per riaprire il 7 gennaio “con le prefetture a livello provinciale c’è un tavolo dei ministri da giorni per coordinarsi e trovare soluzioni flessibili” per il ritorno a scuola il 7 gennaio – ha detto Conte a Porta a Porta – evidenziando come abbia “raccomandato un’apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese”. Nel segno della flessibilità: è l’unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti”. “Dobbiamo ripartire con la didattica al distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, con il massimo di flessibilità”.

Tracciamento dei contagiati

Tra i punti discussi in bozza c’è un piano operativo per garantire le operazioni di tracciamento dei contagiati e per l’applicazione rapida, efficace e tempestiva dei protocolli sanitari nell’ambito scolastico, prevedendo, anche con l’ausilio delle autorità sanitari militari, la presa in carico di eventuali persone sintomatiche. Il documento prevede anche la realizzazione di un sistema di comunicazione rapido e efficace attraverso cui le scuole “sappiano con precisione quali studenti o unità di personale debbano essere posti in quarantena, per quanto tempo e con quali modalità di rientro a scuola”.

Riprogrammazione del trasporto pubblico

Nella bozza è inclusa anche la riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale e il conseguente fabbisogno di servizi aggiuntivi da attivare per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico. Il documento prevede anche la messa a punto di un Piano operativo “finalizzato a garantire l’applicazione rapida e tempestiva dei protocolli sanitari relativi alle modalità di screening della popolazione studentesca”.

Dad “come misura residuale”

Nel documento si legge che una eventuale sospensione o limitazione delle attività didattiche in presenza dovrà essere prevista “come misura residuale e disposta unicamente sulla base di evidenze scientifiche“. Da parte sua il governo si impegna a incrementare – si legge ancora nel testo – “il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa per il riconoscimento del salario accessorio al personale Ata, al fine di garantire il proseguimento del funzionamento delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado anche nelle ore pomeridiane“.

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