Calabria
Dpcm Natale, c’è anche la chiusura di strade e piazze. E spunta il “veglione” in camera
È quanto prevede la bozza con le misure che confluiranno nel Dpcm che il premier Conte firmerà oggi al termine del confronto con le Regioni che stanno vagliano tutte le misure e che hanno espresso malumori per le modalità con cui si è arrivati a varare il decreto nella notte. Resta alto lo scontro sui ricongiungimenti. Ok alla ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive senza orai ma solo con servizio in camera
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COSENZA – La linea dura del Governo è racchiusa non solo nelle limitazioni agli spostamenti tra le Regioni da metà dicembre e tra gli stessi Comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, ma anche nella possibilità di chiusura di piazze e strade, anche per l’intera giornata, per evitare assembramenti durante le giornate di shopping natalizio. Lo prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni nella quale si afferma che “può essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico” di quelle “strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. Per quanto riguarda i rientri da altri Paesi che non rientrano nell’area Schengen, nella bozza è prevista una quarantena di 14 giorni “tutti coloro che arrivano in Italia dai paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni”. In base alla bozza ni in base al quale le persone che entrano in Italia da quei paesi “sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora indicata”. Le misure contenute nel nuovo Dpcm resteranno in vigore fino al 15 gennaio. Il ‘Pacchetto’ di interventi per Natale, invece, sarà in vigore dal 21 dicembre al 6 gennaio.
Malumori delle Regioni
Intanto le Regioni hanno espresso malumori per le modalità con cui si è arrivati a varare il decreto legge della scorsa notte e firmato questa mattina dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella “il documento, che comprende appunto le rigide restrizioni per gli spostamenti sui territori durante le festività, che è stato approvato dal governo senza neppure parlarne con gli enti locali” tuonano dalla Conferenza delle Regioni che si è riunita oggi. Regioni che hanno espresso “stupore e rammarico” sottolineando che le “forti limitazioni” imposte a “spostamenti e relazioni sociali” dal 21 dicembre al 6 gennaio “rende di fatto pleonastico il pronunciamento su parti essenziali del Dpcm”. I governatori contestano in particolare il “mancato confronto istituzionale” e sottolineano che nei provvedimenti “non si fa riferimento alcuno” ai ristori promessi dal governo per le attività che saranno sospese.
Scontro sui ricongiungimenti
Lo scontro è alto soprattutto per quanto riguarda i ricongiungimenti con il Governo che non ha ceduto di un millimetro senza permettere deroghe: restano vietati gli spostamenti tra diverse regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, e si dovrà rimanere nel proprio Comune a Natale, Santo Stefano e il 1 Gennaio senza la possibilità di recarsi nelle seconde case. Nella bozza l’Esecutivo raccomanda “di non ricevere persone diverse dai conviventi” e di utilizzare “l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.
Coprifuoco allungato a Capodanno
Altra misura restrittiva inserita nella bozza riguarda l’orario del coprifuoco a capodanno. Non ci sarà più il divieto di uscire più dalle 22 alle 5 ma dalle 22 fino alle 7 di mattina. Nella bozza si legge che “dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo, nonché dalle ore 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1 gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato – prosegue il testo – per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”
Centri commerciali chiusi nel week end e aperti fino alle 21
Niente riapertura per i centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e negozi aperti fino alle 21. Lo prevede la bozza del Dpcm che specifica che “fino al 6 gennaio 2021 l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole”.
Queste le altre misure inserite nella bozza al vaglio delle Regioni
Scuola e università: ritorno in classe al 50% per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio. Nelle università, ok alle lauree in presenza e potranno anche svolgersi in presenza gli esami, oltre alle lezioni solo per un ridotto numero di studenti.
Prefetti e coordinamenti orari scuola: saranno i Prefetti a coordinare, nei rispettivi territori, l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica con la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Ristoranti aperti a pranzo il 25, 26, Capodanno ed Epifania: i ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. La bozza del nuovo Dpcm non prevede infatti restrizioni ulteriori rispetto all’orario limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. “Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”, si legge nel testo.
Consentiti solo eventi sportivi di “alto livello”: fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. lo prevede l’articolo 1 del nuovo Dpcm che introduce una modifica rispetto al precedente decreto sullo svolgimento degli eventi sportivi. “Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di alto livello e di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) – si legge nel testo – riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”.
Stop a crociere fino al 6 gennaio: a decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani. Dal 20 dicembre al 6 gennaio, inoltre, “è vietato” fare ingresso nei porti italiani “alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera.
Confermato stop a concorsi, tranne che per la sanità: continua ad essere sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. Sono esclusi i casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica, e sono esclusi i concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile. Resta ferma la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.
In alberghi veglione di fine anno nelle proprie camere: veglione di fine anno in camera per chi deciderà di passare il 31 notte in albergo. Secondo la bozza del nuovo Dpcm, infatti, “resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera”.
Un primo allentamento delle misure si avrà solo dopo il 7 gennaio quando si potrà tornare a sciare con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts. mentre fino a quella data “restano chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale… per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni”.
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