Nel consiglio dei ministri di oggi dovrebbe finalmente arrivare la nomina del nuovo commissario ad Acta come annunciato ieri da Conte. Sfumate le ipotesi di D’Andrea e Tronca, restano ancora in piedi quelle dell’ex prefetto di Catanzaro Luisa Latella e del direttore Generale del Dipartimento Salute Francesco Bevere.
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COSENZA – Dopo una settimana di attese, rinvii e una serie di “no grazie”, nel tardo pomeriggio di oggi il consiglio dei Ministro dovrebbe finalmente sciogliere il rebus sulla nomina del quarto commissario dal Acta della sanità calabrese del Governo Conte (uno e due). Dopo il rinvio di venerdì scorso, nel consiglio dei ministri che si riunirà alle 18, dovrebbe finalmente arrivare la designazione che darà ad una regione in piena emergenza sanitaria, una guida che possa finalmente mettere ordine tanto nei conti quanto nella gestione sanitaria vera e propria. La scelta arriverà stasera come anticipato ieri il Premier Conte alla trasmissione “otto e mezzo” su La7 “abbiamo un Consiglio dei ministri e domani dobbiamo chiudere questa partita” ha risposto a specifica domanda.
Dopo le dimissioni di Saverio Cotticelli e quelle di Giuseppe Zuccatelli, entrambi travolti dalla bufera mediatica, e il no di Eugenio Gaudio, il rettore della Sapienza che per “volere della moglie” ha preferito non trasferirsi a Catanzaro, il Governo sa di avere gli occhi addosso e non può più permettersi passi falsi. Ma dopo una serie di rinunce eccellenti, il nodo da sciogliere resta complesso e delicato con la nomina che dovrebbe ricadere su un uomo o una donna di comprovata esperienza istituzionale con competenze manageriali nel settore sanitario. Ma nel complesso quadro di chi dovrà guidare la rabberciata sanità regionale, non si può più perdere tempo e per l’esecutivo la delicata scelta della nomina va chiusa al più presto.
Sfumate le ipotesi di Federico Maurizio D’Andrea, manager calabrese trapiantato a Milano nonché ex colonnello della Guardia di Finanza ed ex presidente di Sogei ed Olivetti e quella di Francesco Paolo Tronca, ex prefetto di Milano e commissario straordinario di Roma, restano sul tavolo i nome di Luisa Latella, già Prefetto di Catanzaro e commissario prefettizio all’Asp di Catanzaro sciolta per infiltrazioni e quella di Francesco Bevere, direttore Generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, ex Direttore generale di Agenas ed ex direttore Generale Programmazione sanitaria del ministero della Salute dal 2010 al 2014. E si, perché alla fine il Governo potrebbe anche ripiegare su una scelta “regionale”. A chiedere di fare presto i sindacati di Cgil, Cisl e Uil che hanno annunciato in caso di nuova fumata grigia, una manifestazione.
Fuori dalle vicende degli ultimi giorni, c’è il nuovo decreto Calabria approvavo dal governo, che proroga di altri 3 anni il commissariamento e mette mano sulla necessaria ripartenza che la sanità calabrese deve attuare a cominciare dal ripianare i debiti miliardari ed offrire ai cittadini una sanità migliore. Il decreto prevede nuovi investimenti, mettendo sul piatto più risorse, ma soprattutto più poteri alla struttura commissariale e più strumenti per spendere le risorse che si sono accumulate in questi anni: oltre 700 milioni di euro non spesi.
