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Castrovillari, appello del sindaco: “alcuni contagi dopo visite a congiunti, evitiamo”

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Castrovillari, appello del sindaco: “alcuni contagi dopo visite a congiunti, evitiamo”

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Il primo cittadino di Castrovillari ha aggiornato il numero dei positivi nel suo Comune ma soprattutto ha lanciato un accorato appello ai suoi concittadini ad evitare di far visita a parenti o amici. Alcuni casi di contagio infatti sono legati proprio a queste circostanze: “Visitare un parente? Non gli si fa una cortesia ma un danno”

 

CASTROVILLARI (CS) – “Nessun nuovo contagio ieri da tamponi molecolari percià restano 9 a Castrovillari (più altri 3 nelle strutture riabilitative ove si trovavano, e si trovano ancora, quando sono stati contagiati). Ai 13 positivi rilevati con tamponi rapidi di ieri se ne sono aggiunti nella giornata di ieri ben 15, da confermare tutti con tamponi molecolari, che portano a 28 il numero complessivo”. E’ quanto scrive il sindaco Domenico Lo Polito che sottolinea come tutti i positivi siano a casa e nessuno di questi è ricoverato in ospedale.

“Poiché due di queste nuove situazioni potevano interessare una la scuola media ed una la scuola elementare dei Santi medici, per il principio di massima precauzione, d’intesa con i dirigenti scolastici, si è convenuto di anticipare in queste due scuole, la sospensione delle attività didattiche. Colgo l’occasione – scrive il sindaco su Facebook –  alla luce di questi nuovi contagi rilevati con test rapidi privati, per indicare che la diffusione, ovviamente, dipende da nostri comportamenti scorretti. Questi nuovi contagi sono fondamentalmente legati a visite ad un congiunto rientrato nella propria abitazione e ad un festeggiamento privato a seguito di cerimonia religiosa. Tutti questi comportamenti sono vietati. Infatti, sono vietati i festeggiamenti conseguenti cerimonie religiose e pubbliche nonché le visite a congiunti, tranne per motivi di necessità, e sempre con distanziamento e mascherine. Non è un caso che i contagi siano avvenuti in luoghi chiusi, perché nei luoghi chiusi aumentano notevolmente le condizioni di circolazione del virus. Nelle abitazioni private non sono possibili i controlli, ma noi possiamo e dobbiamo controllare i nostri comportamenti”.

“Visitare un parente? Non gli si fa una cortesia ma un danno”

“Non si sta facendo una cortesia se si va a fare visita ad una persona che rientra a casa da fuori regione o da una clinica; si sta facendo un danno serio a questa persona se il visitatore è positivo ovvero a se stessi se ad essere positiva è la persona visitata. Questo è quanto avvenuto praticamente. Tutti invocano i controlli all’esterno che, vi prego di credermi, diventano difficili se si può legittimamente autocertificare che si è in giro per prendere, ad esempio, un caffè da asporto. Ma credo che ciascuno di noi sia consapevole che i rischi derivano soprattutto dai contatti con le altre persone. Questa la ragione per la quale occorre limitare le uscite ad effettivi motivi di lavoro, salute e necessità. Ho sospeso le attività didattiche per 2 settimane e chi mi conosce sa che l’ho fatto con la morte nel cuore, ma l’ho fatto per tutelare i più piccoli che possono essere vittime dei comportamenti colpevolmente scorretti dei più grandi. Facciamo di tutto affinché tra due settimane si possa rientrare a scuola per come tutti speriamo. Per questo evitiamo che i nostri figli che non si vedono a scuola in sicurezza si vedano poi in abitazioni private in totale assenza di regole”.

Non è una tragedia evitare le feste di compleanno, è un obbligo normativo ma prima ancora morale; si festeggerà quello del prossimo anno. Rifiutare un invito a casa non è maleducazione è prevenzione. Siamo in un periodo di grave crisi, tanti operatori economici non lavorano e se lo fanno ciò avviene con gravi perdite, stiamo togliendo la didattica in presenza ai nostri figli, è mai possibile che non riusciamo a rinunciare all’effimero come festicciole e pranzi e cene in compagnia? Siamo noi ed i nostri comportamenti i migliori rimedi contro la diffusione dei contagi, basta semplicemente volerci bene e volere bene ai nostri cari, soprattutto se anziani”.

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