Calabria
Sanità, tutti contro la proroga del commissariamento per altri tre anni
Preoccupano le indiscrezioni relative ad una proroga de commissariamento del settore sanitario in Calabria. Da più parti si chiede di fermare una volta per tutte la gestione commissariale, soprattutto vista l’emergenza sanitaria che la regione si trova ad affrontare
CATANZARO – Il Governo non proroghi il commissariamento perchè il Decreto Calabria non ha garantito servizi più efficienti. E’ una voce unanime quella che si leva dalla Calabria, rispetto alla possibilità che il settore della sanità continui ad essere gestito da commissari per altri tre anni, così come emerge la bozza di un nuovo Decreto Calabria con cui il governo Conte intende confermare e prorogare il commissariamento della sanità nella nostra regione.
Gallo: “Il Governo si fermi”
Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura e al Welfare invita “il Governo a fermarsi: una proroga del commissariamento della sanità calabrese sarebbe una catastrofe. Credo che al di là delle appartenenze e dei ruoli – dice Gallo – non vi sia nessuno che possa affermare che il Decreto Calabria, con il quale dal maggio 2019 ad oggi Roma ha avocato a sé ogni scelta in fatto di sanità, abbia garantito servizi più efficienti ai calabresi. Lo stesso vale per l’emergenza pandemica: commissariati anche in questo, coi risultati che tutti conoscono e contestano. Ai calabresi deve essere consentito di decidere da sé del proprio futuro”. Gallo parla di “scelta scellerata e, in questo momento storico, deleteria e sciagurata”.ù
Graziano: “negli ultimi 13 anni il baratro”
Dello stesso avviso anche il presidente del Gruppo Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano: “altri tre anni di inutile commissariamento del diritto alla salute, dopo che gli ultimi 13 hanno portato nel baratro tutto il sistema di assistenza sanitaria della nostra Regione costringendo i calabresi ad emigrare anche per piccole patologie. Ospedali chiusi, servizi ridotti all’osso e disorganizzazione imperante, a fronte di uno sperpero esorbitante di risorse. Questo è un sopruso politico bello e buono da parte del Ministro della Salute, che approfittando di un periodo di transizione delicato e doloroso per la Calabria, senza dimostrare alcun rispetto delle volontà della compianta Governatrice Santelli e quindi della maggioranza dei calabresi che l’avevano eletta, sta per varare un provvedimento vile che accentrerà nella figura del Commissario alla Sanità tutti i poteri di gestione”.
Misiti: “manager esperti”
Punta sulla necessità di dotare il settore sanitario calabrese di manager esperti il deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Misiti. Il riferimento è alle nomine e la Calabria “ha bisogno di esperti manager che abbiano piena consapevolezza dei gravi e cronici problemi che, da sempre, attanagliano la sanità della nostra regione, e che sappiano come risolverli. La sanità calabrese – aggiunge – ha bisogno di medici, di infermieri, di operatori socio sanitari. La sanità calabrese ha bisogno di una burocrazia più snella e di azioni di governo, seppur commissariali, che prospettino e, soprattutto, applichino interventi risolutivi. Nessuna nomina politica, nessuna clientela, ma solo valutazione meritocratica. Ma una meritocrazia che sia suffragata da fatti pregressi, da azioni risolutive già applicate e riscontrabili”.
De Caprio: “commissariamento dannoso”
Sul Decreto Calabria, il consigliere regionale e presidente della commissione anti ‘ndrangheta Antonio De Caprio parla di “commissariamento dannoso, ennesima decisione capestro di questo Governo. Non bastassero gli scarsi risultati ottenuti, anzi i danni prodotti, il governo si ostina a voler confermare un commissariamento che è ormai completamente sganciato dalle reali esigenze dei territori calabresi. Perseverare nell’errore – rimarca De Caprio – conferma che abbiamo ragione quando sosteniamo che questo esecutivo nazionale non ha alcuna intenzione di risolvere i problemi, ma soltanto di mantenere occupate postazioni di potere. Abbiamo necessità di ridare speranza, abbiamo necessità – conclude De Caprio – di dare certezze, ancor più in una terra dove il malaffare approfitta di qualsiasi situazione di bisogno della società”.
Caligiuri: “Calabria gestisca in autonomia la propria sanità”
“Con la proroga del decreto Calabria il Governo vorrebbe farsi beffa dei calabresi credendo, di fatto, nell’incapacità di una Regione che invece si è distinta per la gestione dell’emergenza nonostante i limiti posti dalla presenza del commissario”. Così la senatrice di Forza Italia, Fulvia Caligiuri. “La proroga non servirà certo a ridurre i costi bensì comporterà un ulteriore peggioramento del servizio. Alla luce, inoltre, della crisi sanitaria che stiamo attraversando, mai come ora c’è necessità di un sistema centralizzato regionale per la gestione del comparto sanitario. La Calabria – conclude la parlamentare di Forza Italia – merita di poter gestire in autonomia la propria sanità, il Governo deve farsene una ragione”.
Ferro: “atto degno del più becero regime totalitario”
Il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha annunciato di aver “già depositato un’interrogazione al ministro Speranza, per tentare di arginare l’ennesimo vulnus alla democrazia che l’attuale governo si appresta a consumare sulla pelle dei calabresi. Il concedere poteri tanto straordinari, ben oltre ogni limite costituzionale, a commissari che ovviamente potranno essere scelti dallo stesso governo anche tra soggetti non abilitati dal Ministero della Salute, sarebbe un atto degno del più becero regime totalitario. Le Regioni devono essere governate – sostiene ancora Ferro – da chi è stato investito di questo compito da parte dei cittadini e nella pienezza dei poteri concessi dalla Costituzione: metteremo in atto ogni strumento democratico per evitare l’ennesimo sopruso”.
Furgiuele: “uniamoci contro questa decisione scellerata”
Infine l’esponente della Lega Furgiuele che chiede alla politica e alle parti sociali di unirsi contro questa “decisione scellerata di prolungare il commissariamento della Sanità in Calabria” e che “va contrastata in modo energico e netto, senza ambiguità. Un nuovo decreto Calabria sarebbe la sconfitta di tutti: politica e parti sociali devono unirsi in un patto per respingere il crimine politico che si sta per compiere”.
Tallini: “Governo non approfitti dell’incertezza istituzionale della Calabria”
Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini chiede che “il ministro Speranza sia rispettoso del ruolo delle Regioni e degli impegni solennemente presi nell’ultimo Patto della Salute. Se verrà prorogato il commissariamento per tre anni, nei fatti la Regione Calabria sarà privata di una competenza costituzionale per un tempo improponibile, quasi coincidente con tutta la prossima legislatura. Mi appello anche al ministro degli affari regionali, Boccia, perché fermi un atto che scaverebbe un solco tra la nostra Regione e il Governo, proprio nel momento in cui c’è bisogno della massima unità e collaborazione”.
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