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Spirlì, “la Calabria non ha bisogno di un lockdown totale. Allarmismi esasperati”

Calabria

Spirlì, “la Calabria non ha bisogno di un lockdown totale. Allarmismi esasperati”

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Il presidente facente funzioni commenta la richiesta di De Luca che ha invocato dal governo un lockdown nazionale. “È una misura eccessiva e non auspicabile. Stiamo monitorando giorno dopo giorno l’andamento dei contagi”.
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COSENZA – “Ho firmato un’ordinanza che mi sembra la meno allarmante rispetto ad altre che ho letto, anche perché il territorio calabrese non ha bisogno di un lockdown generale che mi pare una misura esagerata”. Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, ha commentato all’ANSA la proposta del collega campano Vincenzo De Luca che ha annunciato un lockdown per la sua regione (in un solo giorno quasi 3mila contagi) e di voler chiedere all’esecutivo nazionale di estenderlo a tutti e lo stop alla mobilità fra le regioni mentre in Italia i contagi superano quota 19mila.”I dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti)” ha tuonato il governatore della Campania.

Una misura eccessiva invece per la Calabria ha evidenziato Spirlì “stiamo monitorando giorno dopo giorno l’andamento dei contagi. Ci sono giorni – ha sottolineato Spirlì – in cui salgono e giorni in cui diminuiscono, per cui il lockdown veramente oggi sarebbe una misura eccessiva e non auspicabile, anche perché bloccherebbe l’Italia e gli italiani e bisognerebbe che a valutare cosa è necessario fare fossero i singoli territori”. Per Spirlì tornare alla chiusura totale della primavera scorsa, “in questa fase è veramente una richiesta eccessiva perché la virulenza non mi sembra uguale a prima”. Il Presidente facente funzioni ha parlato di “allarmismi esasperati che non portano bene alla popolazione che in questo momento ha bisogno di essere supportata e tranquillizzata piuttosto che messa in ansia”.

Lockdown totale che sta cercando di evitare anche il Premiere Conte, incalzato da una parte della sua maggioranza  che invece chiede da subito regole più stringenti “dobbiamo scongiurare un altro lockdown nazionale, per questo rimaniamo vigili e pronti a intervenire dove necessario” ha detto Conte. “Siamo ancora dentro la pandemia: forti dell’esperienza vissuta dobbiamo contenere il contagio puntando a evitare l’arresto dell’attività produttiva e lavorativa, la chiusura degli uffici pubblici, come la chiusura delle scuole”

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