Cosenza
Asp Cosenza, dal 2018 la figura del direttore di “Medicina Sociale e dei Migranti”. Ma è operativa?
La gestione, in particolare dei casi Covid nelle strutture per migranti della provincia continua ad essere particolarmente attenzionata per i casi di contagio registrati. Sul sito dell’Asp di Cosenza si scopre che nel 2018 l’azienda ha istituito l’Unità Operativa Complessa “Medicina Sociale e dei Migranti”, ma ad oggi non avrebbe svolto alcuna attività o iniziativa
COSENZA – Rimane particolarmente attenzionata la situazione nei Cas di Amantea e Rende dove nelle due strutture si contano attualmente 84 positivi di cui due ricoverati all’Annunziata. La vicenda è complessa e presenta non poche difficoltà di gestione, oltre che dal punto di vista sanitario anche dal punto di vista della sicurezza e, soprattutto, sul versante umano. Ed a proposito di gestione dei migranti, tra le delibere presenti sul sito dell’Asp di Cosenza, si scopre che in realtà già nel 2018 l’azienda aveva provveduto a istituire l’Unità Operativa Complessa “Medicina Sociale e dei Migranti”. La delibera, a firma dell’allora Direttore Generale dell’ASP Bruzia, Raffaele Mauro, conferisce l’incarico di direttore al dr. Vincenzo Pata. Al momento non si hanno notizie sull’attività posta in essere dall’Unitá mentre sul sito non vi è traccia di documenti o atti che facciano riferimento a iniziative d’intervento nella gestione dei migranti affetti da Covid-19. Considerata la particolare situazione in cui versano i Centri di accoglienza, sarebbe opportuno e quanto mai urgente avviare un progetto concreto mirato alla tutela della salute dei migranti e delle comunità che li ospitano.
La situazione al Cas di Amantea
Intanto dopo quasi venti giorni dalla scoperta del primo caso di coronavirus all’interno del CAS Ninfa Marina di Amantea, ieri si sono aggiunti altri 15 positivi a seguito dei risultati dei tamponi di controllo eseguiti a distanza di 14 giorni dalla prima batteria, che va a complicare ulteriormente la gestione del focolaio. Attualmente ci sono 89 migranti con 35 positivi. La seconda batteria di controlli ha permesso di evidenziare che 9 ospiti si sono negativizzati, mentre 13 si sono positivizzati. Alla luce dei nuovi risultati, i sanitari del Dipartimento di Prevenzione hanno provveduto a comunicare la necessità di ricollocazione degli ospiti in stanze diverse, al fine di separare i negativi dai positivi, secondo uno schema ed una strategia definita e ben collaudata.
Il peso dei venti giorni di isolamento e la comunicazione dei nuovi esiti dei tamponi e degli spostamenti da approntare, hanno creato tensioni all’interno del centro d’accoglienza. La presenza delle forze dell’ordine e dei militari dell’Esercito, con un presidio h24, ha permesso di placare gli animi dei migranti che volevano allontanarsi dal centro. Nella giornata di oggi i medici del Dipartimento Prevenzione provvederanno ad effettuare i primi spostamenti dei migranti e a prendere le misure necessarie per il contenimento del focolaio che, lo ricordiamo, comprende altri casi di positivi tra gli operatori, sempre collegati con il CAS di Amantea, ma che attualmente si trovano in quarantena fuori dal centro. Il Dipartimento di Prevenzione però, comunica anche due buone notizie. La prima è che tutti i secondi controlli effettuati sui migranti del Centro di Via Lava Gaenza, facente capo sempre alla stessa proprietà, risultano negativi. L’altra buona notizia è che, ad oggi tutti i migranti risultano asintomatici.
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