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Caso Eva Ruscio, anestesista condannato
VIBO VALENTIA – Dopo due ore di camera di consiglio, arriva la sentenza. L’anestesista Francesco Costa, responsabile della morte di Eva Ruscio, è
stato condannato a 4 anni e 4 mesi. La vittima, una ragazza di 16 anni, era morta nel corso di un intervento di tracheotomia praticatole presso l’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia. Si chiude così il processo durato almeno un anno. La tesi dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Maria Gabriella Di Lauro, e dei patroni di parte civile (gli avvocato Giuseppe Arcuri, Francesco Martingano, Ettore Troielli, Giuseppe Pizzonia ed Ercole Massara, in rappresentanza dei familiari della studentessa, e dell’avvocato Giovanna Fronte per l’associazione CittadinanzAttiva) puntava sulla presenza di «gravi e inequivocabili responsabilità da parte dell’imputato» al quale veniva contestato una «condotta errata nel duplice intervento di intubazione della giovane studentessa dell’istituto magistrale “Capialbi”.
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