Calabria
Coronavirus, turismo esperienziale preferito a quello di massa. Alla scoperta del Pollino
Il Pollino, riserva naturale più ampia d’Italia, consente di ripensare un’offerta turistica nuova e incisiva, che si basa sull’esperienza e privilegia un’idea di viaggio ‘slow’: spazio alle emozioni in sicurezza
COSENZA – La porta della Calabria è il Pollino: un paesaggio montuoso primitivo che risale a 200 milioni di anni fa; forza generatrice di rocce dolomitiche e bastioni calcarei, di grotte carsiche e dirupi improvvisi, circhi glaciali e pianori, prati e pascoli d’alta quota. Un massiccio che, abbracciando Calabria e Basilicata, è la riserva naturale più ampia d’Italia. Il Pollino, è l’ultimo rifugio del pino loricato, che è il suo simbolo. E una pianta imponente, sopravvissuta all’ultima glaciazione, e ha messo radici, profondissime, fra le rocce impervie. Questo è il luogo dove forse un dio della natura, ha ordinato gli alberi più strani e più belli. Si affacciano su un paesaggio che evoca miti, che fa immaginare lotte tra animali preistorici.
La peculiarità del paesaggio, anche di quello umano, rimane la “ricchezza della semplicità”, quella che da sempre distingue la gente di Calabria: devota alla terra, alla genuinità e alla condivisione. Ed è proprio da qui che bisogna ripensare un’offerta turistica nuova e incisiva. Ripensare la Calabria come un luogo di recupero spirituale per tutta la gente estenuata dalle nevrosi, dalle intossicazioni, dalla paura del contagio e del consumismo che ormai ha standardizzato luoghi e persone. Il turismo oggi si basa sulla domanda: “come mi fai sentire?” e, al centro, c’è la persona. C’è una nuova frontiera del turismo dove la parola “esperienza” sta modificando l’approccio al viaggio.
Oggi i blog del settore lo definiscono turismo esperienziale, perché è qui che il viaggiatore ha voglia di dilatare le proprie conoscenze, di indagare la cultura e la tradizione del luogo e di immergersi a pieno nella vita di coloro che, quei luoghi, abitano. Un modello che ha creato una nuova fetta di mercato, dove il turista viene prima del viaggio. In questo tipo di vacanze il turista “impara”, allarga gli orizzonti, torna a casa non soltanto con le foto, ma con le emozioni di un’esperienza vera, reale. Tra tour culturali, esperienze gastronomiche anche pratiche, attività naturalistiche o sportive, si viaggia per apprendere e vivere attivando i cinque sensi. Sul Pollino è possibile vivere queste emozioni, scoprire luoghi incontaminati e godere delle prelibatezze enogastronomiche del luogo, grazie ai percorsi turistici ideati per ogni tipologia di turista. Per maggiori info http://www.parcopollino.it/

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