Calabria
Commissioni regionali, Pd annuncia: “possibile ricorso al Tar”
“L’intenzione di questa maggioranza è solo quella di occupare gli spazi e le poltrone e non di governare”
CATANZARO – “Lunedì chiederemo il processo verbale dell’ultima seduta del Consiglio regionale e poi valuteremo con i nostri consulenti legali se ci sono le condizioni per ricorrere al Tar sulla vicenda delle commissioni”. Lo hanno detto i consiglieri regionali del Pd nel corso di una conferenza stampa via skype convocata per commentare l’esito dell’ultimo Consiglio regionale, nel quale sono stati eletti gli uffici di presidenza delle Commissioni con i soli voti della maggioranza di centrodestra e nel quale lo stesso centrodestra ha eletto otto suoi rappresentanti alla guida delle otto Commissioni. Nella conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il capogruppo alla Regione Domenico Bevacqua e i consiglieri regionali Carlo Guccione, Nicola Irto, Libero Notarangelo e Luigi Tassone, il gruppo del Pd ha annunciato le dimissioni dei propri rappresentanti dalle vicepresidenze di Commissione a cui solo stati eletti dalla stessa maggioranza.
Guccione: “La forzatura fatta di convocare il Consiglio ed eleggere i vice presidenti di minoranza di fatto è illegittimo”
Secondo Guccione, “la presidente Santelli non ha speso una parola sulla vicenda che ha riguardato un suo assessore. Sulla questione si continua a tacere, e noi in questo clima non potevamo accettare la presidenza di una Commissione. La forzatura fatta di convocare il Consiglio ed eleggere i vice presidenti di minoranza di fatto è illegittimo: devono ritornare in aula per eleggere l’ufficio di presidenza perché le nostre dimissioni produrranno l’illegittimità degli uffici di presidenza delle Commissioni. Se viene meno uno dei componenti bisogna tornare in consiglio regionale e rivotare. Lunedì – annuncia il consigliere regionale del Pd – chiederemo il processo verbale dell’ultima seduta del Consiglio regionale e poi valuteremo con i nostri consulenti legali se ci sono le condizioni per ricorrere al Tar sulla vicenda delle commissioni”. A sua volta, Irto ha auspicato che “il centrodestra torni sui suoi passi e si renda conto di aver fatto un clamoroso autogol, anzitutto agli occhi dei calabresi. Ci sono due temi che camminano assieme: il primo è che non è stato riconosciuto alla minoranza il suo ruolo di controllo, come avviene in tutte le Regioni, il secondo è che il centrodestra, negando la Commissione Vigilanza all’opposizione, fa venire il sospetto che voglia sottrarsi al controllo, e questo è preoccupante”.
Sulla stessa lunghezza d’onda dei colleghi di gruppo anche i due consiglieri regionali del Pd Libero Notarangelo e Luigi Tassone: secondo Notarangelo, “l’intenzione di questa maggioranza è solo quella di occupare gli spazi e le poltrone e non di governare”, mentre a parere di Tassone “nell’ultimo Consiglio regionale si è assistito alla brutta pagina di centrodestra calabrese assetato di potere”.
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