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«Noi più forti del virus», a Donnici Francesco e Monica realizzano “Dominici”: la loro ripartenza

Il sogno di due ragazzi diventa realtà. Fare impresa in tempi di coronavirus non è da tutti e serve l’impegno, la voglia e soprattutto il coraggio. Nel piccolo borgo di Donnici inferiore, Francesco e Monica hanno aperto un’attività e seguendo il monito del presidente Conte “ripartono” insieme per guardare al futuro

 

DONNICI (CS) –  ‘Riparti Italia’ non è solo una misura economica, ma anche l’esortazione che il Governo ha lanciato a tutti gli italiani dopo il lungo periodo di lockdown, a seguito dell’emergenza sanitaria scaturita dal coronavirus. L’appello lanciato dalle istituzioni non è caduto nel vuoto e a Donnici, la piccola frazione del comune di Cosenza, dove  vivono poco meno di tremila persone, si è aperta una nuova attività commerciale. La sfida è stata raccolta da una giovane coppia, che ha deciso di aprire un bar nel proprio paese d’origine. Sono Francesco De Rose e Monica Spadafora, trentenni con la voglia di costruire il loro futuro realizzando un’attività propria.

«Ho fatto tanti lavori – ha raccontato Francesco – e con il tempo, ho messo da parte un gruzzoletto per poter realizzare il mio sogno che avevo sin da piccolo: avere un bar tutto mio dove accogliere i clienti che sono prima di tutto amici e compaesani». La passione per il lavoro e l’amore per il proprio paese sono racchiusi nel nome scelto: Bar Dominici, l’antico nome di Donnici, che dal latino significa ‘terreni del Signore’.

«Questo periodo non è stato facile per nessuno – ha poi aggiunto Francesco – ma avevamo avviato il progetto e non abbiamo mai voluto abbandonare l’idea di poterlo realizzare. Le difficoltà sono state tante e il virus ha inevitabilmente cambiato il modo di agire delle persone, tutto questo ci spaventa, ma non potevamo rimanere a casa a non far nulla. Con Monica ne abbiamo parlato, abbiamo ragionato sui pro e i contro, ma alla fine ci siamo decisi. Siamo giovani e con tanta voglia di lavorare e realizzare i nostri sogni, abbiamo intrapreso questa avventura insieme e sono certo che abbiamo fatto la scelta giusta».

L’entusiasmo dei clienti sembra dare ragione a Francesco. «Sosteniamo questi ragazzi che investono e credono nelle potenzialità del territorio. Siamo orgogliosi di loro» ha detto il signor Luciano, cliente fedele del bar Dominici. Il progetto di una vita Francesco e Monica lo rendono concreto nel loro paese, perché convinti di poter valorizzare il territorio che li ha visti crescere, dove ci sono i familiari e gli amici di sempre. Dove c’è una comunità accogliente e generosa pronta a sostenerli.

“Il bar italiano è una terra di nessuno e di tutti, a metà tra il tempo libero e l’attività professionale” scriveva Umberto Eco. Un luogo intimo e accogliente dove ritrovarsi soli o in compagnia, per una pausa dal “logorio della vita moderna”. Nel bar Dominici si può gustare un buon caffè con la dolcezza della pasticceria artigianale realizzata da Monica. La colazione – come solo noi italiani sappiamo fare – si completa con un buon cornetto artigianale e la qualità è garantita dalla Dolceria di Calabria.

«Ho condiviso sin da subito il progetto di Francesco – ha rivelato Monica – perché ho una grande passione per i dolci e per la pasticceria che realizzo anche grazie al sostegno di mio fratello Luigi. Ci siamo buttati a capofitto in questo progetto, credendoci fortemente, per questo oggi sono felice e orgogliosa di quello che abbiamo realizzato e sono sicura che faremo tanta strada».

Al bar Dominici non solo colazioni, ma anche aperitivi realizzati con prodotti a chilometro zero, rigorosamente del territorio per esaltare i sapori tipici del luogo. «Abbiamo puntato sulla sostenibilità – ha concluso Monica – perché crediamo fortemente nell’economia green e slow, ridurre l’impatto ambientale e valorizzare le risorse del territorio. Siamo in Calabria, una terra che produce una quantità svariata di prodotti enogastronomici eccellenti, e ai nostri clienti vogliamo offrire qualità proveniente dai nostri luoghi, cercando di innescare un circolo virtuoso di consumo. Inoltre, abbiamo deciso di inserire anche prodotti per persone che hanno scelto un’alimentazione particolare, come i vegani, o per chi è intollerante al lattosio. L’obiettivo, in definitiva, è accogliere tutti e consentire a chiunque di concedersi una pausa in relax e di qualità».

Il locale è stato aperto nella cosiddetta Fase 3, in una data simbolica, il 2 giugno, e rispetta tutte le norme vigenti in materia di controllo e contenimento del virus. E seppur dietro una mascherina, ad accogliere ogni cliente c’è sempre il sorriso, la gentilezza e la professionalità di Francesco e Monica.

 

Foto di Francesco Greco

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