Ieri l’incontro con il commissario dell’Asp di Cosenza Giuseppe Zuccatelli che ha incontrato una delegazione del collettivo FEM.IN. Cosentine in Lotta. Decisa la riapertura di consultori e ambulatori dal 1° giugno e in sicurezza
COSENZA – Il commissario dell’ASP di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli ha incontrato una delegazione dei manifestanti che tre giorni fa avevano protestato davanti al consultorio di via Popilia. Un presidio messo in atto per ottenere risposte e chiarimenti rispetto alla mancata riapertura dei consultori e degli ambulatori. Il collettivo ha chiesto al commissario chiarimenti sulla riapertura effettiva e sulla riorganizzazione delle centinaia di migliaia di visite e di esami annullati durante la fase di emergenza. Il Commissario ha assicurato che dal 1° giugno saranno aperte le porte degli ambulatori e dei consultori in sicurezza. Le visite annullate verranno riprogrammate da lunedì prossimo fino al 31 ottobre, mentre le nuove prenotazioni slitteranno inevitabilmente al 1° novembre.
Oltre a segnalare la grave situazione ambulatoriale della fase 2 – scrive il collettivo Fem.In. sulla pagina Facebook – abbiamo portato sul tavolo anche alcune richieste rispetto all’organizzazione dei consultori sul territorio provinciale. In questo ultimo anno abbiamo svolto molteplici ricerche e abbiamo constatato l’assoluta carenza delle prestazioni di queste strutture. Le nostre richieste sono state: trasparenza sulla gestione dei fondi destinati ai consultori, assunzione di personale e turnover delle figure professionali, acquisto di nuove strumentazioni adeguate, contrasto all’illegittima applicazione dell’obiezione di coscienza. Abbiamo inoltre segnalato le problematiche degli immobili in cui i consultori sono ubicati: la maggior parte, infatti, sono strutture di proprietà privata per le quali vengono pagati milioni di euro di affitto e non risultano comunque a norma”.
“Il commissario Zuccatelli – prosegue la nota – ha ribadito la sua disponibilità ad accogliere le nostre istanze e, il coordinatore dei consultori della provincia, Nicola D’Angelo, anch’egli presente al tavolo, si è detto pronto a prendere provvedimenti per sanare le mancanze e i disservizi. Il tavolo per noi, significa che lottare è l’unica strada per ottenere una sanità migliore e più equa. Non è accettabile subire i disservizi e la malagestione sanitaria senza reagire, non è tollerabile dover rinunciare alla prevenzione e alle cure. Non tutte e tutti possono rivolgersi alla sanità privata, che invece viene generosamente finanziata, ed è nostro dovere lottare affinché il diritto alla salute venga garantito a chiunque. Continueremo ancora più assiduamente a vigilare su ciò che ci circonda, facendo sentire la nostra voce con ogni mezzo possibile. Se noi non lottiamo, nessuno lo farà al nostro posto”.
