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Pubblicato in Gazzetta il decreto Rilancio. Pronti i bonus autonomi, bimbi e REM – TESTO

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Pubblicato in Gazzetta il decreto Rilancio. Pronti i bonus autonomi, bimbi e REM – TESTO

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Il decreto Rilancio da 55 miliardi, approvato la scorsa settimana, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo finale, bollinato e firmato dal presidente della Repubblica, è salito a 266 articoli. Al via i bonus bimbi, autonomi, reddito di emergenza e babysitting. L’aiuto alle imprese da giugno

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COSENZA – Sono da oggi a disposizione i 55 miliardi del decreto rilancio recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (QUI IL TESTO IN GAZZETTA). Il testo finale, bollinato e firmata dal presidente della Repubblica, è salito a 266 articoli. Nel giro di due o tre giorni, ha assicurato il ministro dell’economia Gualtieri – saranno corrisposti i 600 euro per i 4 milioni di lavoratori autonomi assegnatari, e da oggi sarà possibile richiedere i 1.200 euro per il bonus babysitter o per i centri estivi per bambini. Al via invece da giugno ai contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche fino a 1.000 euro per gli autonomi. La parola sul decreto è ora alle Camere che avranno in dote 800 milioni per le modifiche. Tra queste anche fondi per le scuole paritarie.

Salgono anche i fondi destinati alle scuole paritarie che saranno in tutto 150 milioni, di cui 65 per il ristoro delle mancate rette per chi fa servizi di asilo nido o per l’infanzia e 70 milioni per le scuole primarie e secondarie per le mancate rette di studenti fino a 16 anni. I tempi di erogazione saranno invece un pò più lunghi per accedere al Reddito di emergenza, il Rem. La domanda per l’assegno, che varierà tra i 400 e gli 800 euro, dovrà essere presentata entro giugno e avrà severi paletti di Isee e patrimonio: difficile che il pagamento arrivi prima del mese successivo.

Norme accelera-pratiche sono previste anche per l’attivazione della liquidità alle imprese attraverso autocerficazioni nelle pratiche con le banche. Scatterà subito, poi, il bonus di 600 euro di aprile per i lavoratori autonomi che hanno già ottenuto il bonus a marzo. Sarà automatico e non bisognerà fare nulla. Diverso è invece il meccanismo di maggio: i 1.000 euro vengono riconosciuti a chi può dimostrare di aver avuto una riduzione di fatturato: così servirà per questo una circolare attuativa dell’Inps. Automatica è anche l’attuazione della cancellazione del saldo e dell’acconto Irap per le partite Iva e per le società fino a 250 milioni di fatturato. Bisognerà invece attendere la circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate per il contributo a fondo perduto riconosciuto agli autonomi e alle imprese sotto i 5 milioni di fatturato che hanno visto ridursi di due terzi gli incassi. L’obiettivo fissato dalla politica è quello di distribuire questi fondi già agli inizi di giugno e così l’Agenzia dello Entrate è già al lavoro per il varo delle norme attuative.
Sulle presunte incongruenze segnalate dagli onorevoli interroganti” sul dl Rilancio, “ricordo che, da oggi, si aprirà la discussione parlamentare e il Governo sarà, come sempre, attento a valutare tutte le proposte migliorative che saranno presentate sia dalla maggioranza che dall’opposizione”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento al question time alla Camera rispondendo ad un’interrogazione di FdI.

 

Nel decreto anche le norme per ottenere il superbonus del 110% sui lavori di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), per la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi di installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Regole che valgono per le spese sostenute tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021: anzi chi aveva già in corso lavori di questo tipo dovrà fare attenzione alla data di pagamento. Nel “decreto Rilancio” sono stati aggiunti 120 milioni aal Fondo per il sostegno alle attività economiche, imprenditoriali e commerciali delle aree interne.

Il testo definitivo del decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, libera anche risorse vincolate e non utilizzate per un vecchio programma del Mise con interventi per superare, come si legge nella relazione “la crisi di natura socio ambientale in limitate aree di degrado urbano”. Dieci capoluoghi, da Bari a Torino, avranno a disposizione circa 30 milioni per mettere in campo misure anti-Covid. I Comuni interessati sono Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia. Roma e Napoli sono quelle che vedranno liberate più risorse (rispettivamente circa 10 e circa 9 milioni), mentre Firenze e Genova sono quelle che a suo tempo hanno utilizzato quasi tutti i fondi e ora potranno utilizzare circa 600 mila euro.

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