Italia
L’altra faccia del coronavirus, tra guanti e mascherine 450mila tonnellate di rifiuti
Da qui a fine anno il sistema italiano dovrà gestire un quantitativo di rifiuti derivanti dall’uso di mascherine e guanti compreso tra 150mila e 450mila tonnellate
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COSENZA – La commissione Ecomafie riferisce le parole dei rappresentanti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) pronunciate, sulla “base” di “stime cautelative”, in audizione nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei rifiuti collegata all’emergenza Covid-19. Una “crescita” che “non causerà criticità” all’Italia. Nessuna criticità, dicono, “per il sistema impiantistico italiano” perché questo quantità è “compensata dalla riduzione del 10% dei rifiuti urbani, quantificabile in 500mila tonnellate in meno“. Nello specifico, sul fronte della gestione dei rifiuti sanitari – secondo quanto riferito – “non si prevedono criticità legate alla disponibilità impiantistica. Gli auditi hanno infatti dichiarato che ad oggi è presente in Italia una capacità impiantica in grado di trattare circa 340mila tonnellate di rifiuti sanitari (di cui 220mila tramite incenerimento e 120mila con sterilizzazione), a fronte di circa 145mila tonnellate di quantità effettivamente trattate (96mila tramite incenerimento, 50mila con sterilizzazione)”. Si è inoltre riferito “in merito alle Linee guida emesse da Ispra e dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) sia sulla sanificazione delle strade, sia sulla classificazione dei rifiuti derivanti dall’uso di mascherine e guanti e sull’aumento delle soglie per i depositi temporanei”.
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