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Da Cosenza a Rende, prescrizioni su eventuali riaperture “sanificare e mettere in sicurezza”

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Da Cosenza a Rende, prescrizioni su eventuali riaperture “sanificare e mettere in sicurezza”

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La presidente della commissione sanità del Comune di Cosenza Maria Teresa De Marco mette in guardia sulle riaperture disorganizzate e ricorda l’obbligo di sanificare e mettere in sicurezza gli esercizi commerciali. Il Sindaco di Rende Marcello Manna “oggi non può aprire alcuna attività commerciale di quelle autorizzate. Chi vuole farlo dovrà adeguarsi alle norme vigenti presentando un progetto che implica autorizzazioni specifiche”

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COSENZA – In attesa di capire se il governo impugnerà l’ordinanza della governatrice Santelli, che ieri sera in TV ha ribadito di non volerla ritirare, sia dal comune di Cosenza che da quello di Rende arrivano importanti raccomandazioni agli esercenti che hanno intenzione di aprire seguendo precise prescrizioni e obblighi sulla sanificazione e il rispetto di tutte le misure di sicurezza.

“Sarebbe un errore che potremmo pagare a caro prezzo quello di sottovalutare il virus – ha detto presidente della commissione sanità del Comune di Cosenza Maria Teresa De Marco delegata dal Sindaco Occhiuto alla salute pubblica- prima di dar corso alla riapertura di bar, ristoranti e pizzerie, sia pure all’aperto, bisogna sanificare gli esercizi commerciali e garantire il pieno rispetto delle norme di sicurezza impartite dal governo e dal comitato scientifico incaricato. Ho già espresso nell’ultimo consiglio comunale, interamente dedicato all’emergenza Covid-19, la mia posizione – ha ribadito che prima di avere una connotazione politica è quella di un medico di base che sta vivendo da vicino e non senza difficoltà e trepidazione questa fase dell’esistenza di ognuno di noi. Non dobbiamo, in questo delicatissimo momento, compiere delle fughe in avanti che ci potrebbero nuocere notevolmente. Altrimenti a cosa sarebbero serviti i sacrifici che esemplarmente gli italiani e i cosentini sono stati chiamati a sopportare? Dobbiamo adesso arrivare alla Fase 2 non da sprovveduti ed attrezzati, perché il virus è subdolo e potrebbe approfittare di ogni piccolo passo falso o momento di debolezza. I numeri, seppur forse non del tutto realistici, hanno inserito la Calabria tra le regioni meno colpite. Un motivo in più – sottolinea ancora Maria Teresa De Marco – per mantenere alto il livello di attenzione. E ciò perché – lo dico principalmente da medico – nella Fase 2 le occasioni di trasmissione del virus saranno molte di più e noi dobbiamo prepararci alle inevitabili conseguenze. Il rischio zero non esiste. Per agire correttamente occorre sapere quanti casi si verificano ogni giorno e dove si distribuiscono”. Tra i cardini delle azioni da intraprendere Maria Teresa De Marco cita i dispositivi di protezione individuale, la sanificazione e i tamponi e test sierologici. “Cautele – spiega ancora De Marco – che vanno adottate per tutti i cittadini e, a maggior ragione, per chi lavora in un settore molto delicato e a contatto col pubblico come ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi. A questo si aggiunga un altro cardine importante come il distanziamento sociale e il rispetto delle misure di igiene individuale. Solo l’immunità – ha aggiunto Maria Teresa De Marco – ci proteggerà, ma non ne conosciamo la durata, per cui dovrà essere monitorata nel tempo, il tutto in attesa del vaccino”. In ragione delle considerazioni espresse, la Presidente della Commissione sanità ha chiesto alla Presidente della giunta regionale Jole Santelli di rivedere le sue decisioni e di revocare o modificare il provvedimento emanato nella serata di ieri, “impegnandosi a redigere un piano d’azione compatto, affinché si predisponga un sistema efficace di monitoraggio epidemiologico territoriale per identificare e isolare ogni nuovo caso, spegnendo sul nascere l’emergere di nuovi focolai”. La Presidente della commissione sanità di Palazzo dei Bruzi ha, infine, annunciato che si sta provvedendo anche a mettere in sicurezza il personale del Comune.

 

Manna “chi vuole aprire deve presentare prima un progetto di sicurezza”

“Si apre, sì, ma solo in aderenza ai principi non solo del distanziamento sociale, ma anche della sanificazione e relativi controlli – ha invece sottolineato il sindaco Marcello Manna – per questo oggi non può aprire alcuna attività commerciale di quelle autorizzate: abbiamo fatto obbligo, attraverso un’ordinanza, a tutti gli esercenti di adeguarsi alle norme vigenti presentando un progetto che implica autorizzazioni specifiche. Bar e ristoranti devono indicarci quali spazi verranno utilizzati. Progettare la ripartenza è necessario come è necessario prendersi tutto il tempo per una pianificazione adeguata. Per questo, già da tempo, abbiamo avviato un percorso fatto di scelte precise, ma soprattutto condivise con chi quotidianamente si trova a dover affrontare questa crisi sanitaria, economica, sociale. Ricordo che la nostra amministrazione comunale, nei giorni scorsi, ha aperto il Parco Robinson ai bambini con disabilità e sta organizzando il tutto per far riaprire, in assoluta sicurezza, anche il mercato ortofrutticolo, nell’area mercatale.

“Abbiamo predisposto ordinanza dettagliata, ma allo stesso tempo, semplice e snella – ha ricordato Manna – con le indicazioni che i proprietari delle attività commerciali hanno l’obbligo di seguire. Credo, che in questo momento, sia necessario predisporre tutti gli accorgimenti del caso. Sanificazioni, segnaletica per il distanziamento sociale, distanziamento dei tavoli e comunicare quali spazi pubblici devono occupare. Si apre, solo e soltanto, dopo il nostro controllo, è una fase delicata, ci vuole massima attenzione, ma siamo convinti che, con tutte le cautele del caso, si debba ripartire. I cittadini hanno già dimostrato grande senso civico e forte consapevolezza della situazione di emergenza che stiamo vivendo. Abbiamo già in programma nei prossimi giorni di incontrare le dirigenti scolastiche per avere contezza delle modalità di riapertura delle scuole a settembre, così come affronteremo il discorso viabilità che va sicuramente ripensato. Oggi siamo chiamati a non disperdere il grande senso civico dimostrato in questi mesi – ha concluso Manna – e vanificare gli sforzi fatti sinora significherebbe solo ritardare ulteriormente il ritorno alla normalità.

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