Italia
Coronavirus, da ieri 486 nuovi malati in Italia, 2.128 guariti e 433 decessi
Scende il numero dei nuovi positivi al virus e calano anche i decessi in Italia dove ad oggi si contano 178.972 contagiati in totale. Sono 47.055 le persone guarite, 2.128 più di ieri
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COSENZA – Resta stabile l’aumento dei nuovi contagi da coronavirus in Italia dove oggi si contano 486 nuovi malati rispetto a ieri (quando l’aumento era stato di 809) che portano a 108.257 le persone attualmente positive al coronavirus in Italia. Prosegue anche il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva. Ad oggi sono 2.635 le persone in rianimazione, 98 in meno rispetto a ieri. Cresce invece di poco il numero di chi viene ospedalizzato. Sono 25.033 i ricoverati con sintomi, 26 in più rispetto a ieri. Infine è di 80.589 il numero di persone in isolamento domiciliare. Sono salite a 23.660 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 433 nuovi decessi, 49 meno di ieri. Dal 12 aprile non si registrava un incremento così contenuto (quel giorno erano stati 431). Salgono a 47.055 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 2.128 più di ieri. Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 178.972, con un incremento rispetto a ieri di 3.047. Infine, il numero dei tamponi complessivi è 1.356.541, 50.708 più di ieri. Quasi 645mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Ricciardi OMS “Nelle RSA una tempesta perfetta”
“Nelle Rsa c’è stata una tempesta perfetta con persone particolarmente vulnerabili in un ambiente chiuso e con personale scarso e non adeguatamente preparato“, ha detto a Sky Tg24 Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute. “Tutto questo – ha aggiunto – ha generato in Italia, ma non solo in Italia perché il problema è praticamente dappertutto, una combinazione per cui purtroppo ci sono state tantissime vittime”. Senza entrare nel merito di casi particolari, Ricciardi ha inoltre rilevato che “se fossero stati trasferiti in maniera incontrollata dei pazienti infetti in residenze di questo tipo”, “non sarebbe certamente una cosa da dimenticare”. L’esperto ha infine rilevato che “le Rsa, soprattutto per gli anziani e per i soggetti disabili, sono un punto dolorosissimo” poiché quanto è accaduto al loro interno è dovuto al fatto che “erano strutture assistenziali in larga parte gestite con personale scarso” e “molto spesso non adeguatamente preparato a fronteggiare un rischio biologico così insidioso e contagioso. Nella fase 2 dovrebbero essere eseguiti i tamponi anche a chi ha sintomi lievi, in modo da isolarli se positivi. In caso di positività, poi, i malati andrebbero “tracciati tecnologicamente in modo tale da risalire ai contatti in modo rapido”.
I positivi regione per regione
Sono 34.497 i malati in Lombardia (302 in più rispetto a ieri)
13.552 in Emilia-Romagna (-32)
14.470 in Piemonte (+247)
10.210 in Veneto (-234)
6.496 in Toscana (+26)
3.490 in Liguria (+78)
3.182 nelle Marche (+10)
4.321 nel Lazio (+39)
3.022 in Campania (-23)
1.971 nella Provincia di Trento (-14)
2.786 in Puglia (+92)
1.337 in Friuli Venezia Giulia (-66)
2.202 in Sicilia (+31)
1.987 in Abruzzo (+16)
1.566 nella provincia di Bolzano (+10)
436 in Umbria (+5)
864 in Sardegna (-17)
844 in Calabria (+12) (QUI I DATI AGGIORNATI)
562 in Valle d’Aosta (+13)
247 in Basilicata (-15)
215 in Molise (+6)
Quanto alle vittime, se ne registrano 12.213 in Lombardia (+163), 3.023 in Emilia-Romagna (+58), 2.331 in Piemonte (+79), 1.087 in Veneto (+28), 637 in Toscana (+19), 928 in Liguria (+31), 807 nelle Marche (+12), 341 nel Lazio (+1), 304 in Campania (+4), 360 nella provincia di Trento (+12), 316 in Puglia (+2), 225 in Friuli Venezia Giulia (+3), 200 in Sicilia (+4), 258 in Abruzzo (+5), 245 nella provincia di Bolzano (+6), 58 in Umbria (+1), 86 in Sardegna (+0), 75 in Calabria (+2), 125 in Valle d’Aosta (+1), 24 in Basilicata (+1), 17 in Molise (+1).
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