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Coronavirus, Borselli (118 Cosenza): “Per sconfiggere il nemico invisibile serve collaborazione di tutti”

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Coronavirus, Borselli (118 Cosenza): “Per sconfiggere il nemico invisibile serve collaborazione di tutti”

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Il direttore del 118 di Cosenza, Riccardo Borselli, interviene su tutte le misure del 118 di Cosenza, che “dalla sua istituzione nel 1997 e per gli anni a seguire, ha sempre operato con precise strategie, protocolli e PDTA validati e condivisi con gli specialisti di settore”. Borselli chiarisce le procedure adottate nella gestione dell’emergenza Coronavirus dal 118 di Cosenza

 

COSENZA – Considerata la presenza capillare del 118 sul territorio provinciale si è scelto di impiegare tutte le postazioni 118 (in turno e reperibile) senza distinzione di intervento su pazienti Covid e non Covid , per sfruttare al meglio l’esperienza maturata nelle maxi emergenze in questi anni di vita del servizio. “Dai primi giorni dell’emergenza Covid 19 la centrale operative del 118 per garantire assistenza a tutto il territorio provinciale, ha operato seguendo indirizzi ministeriali e ordinanze regionali edisposizioni aziendali. Il numero degli interventi effettuati negli ultimi mesi – spiega Borselli – evidenzia una organizzazione che ha permesso di portare a compimento le numerose missioni assicurando alla popolazione il mantenimento dei LEA, con grande professionalità in un palese momento di grande paura per gli stessi operatori. Questa emergenza ha messo a dura prova tutti, in particolar modo gli operatori del 118, da sempre in prima linea. La Centrale Operativa di Cosenza ha adottato protocolli specifici Sars-Cov 2 implementati e adattati nel tempo alle indicazioni ministeriali e regionali. Già dai primissimi giorni del palesarsi dell’emergenza la Centrale Operativa 118 di Cosenza ha adottato ubiquitariamente per tutte le chiamate, secondo le indicazioni internazionali, un dispatch specifico per il contagio da Coronavirus”.

“Dal dispatch così modificat,o scaturiscono i percorsi e le strategie da adottare nei casi di paziente Covid 19 conclamato e/o sospetto e non Covid. Tali percorsi sono stati prontamente pubblicati sul sito dell’Asp nella pagina Covid 19. Nel tempo su tutto il territorio provinciale, i percorsi di soccorso legati all’emergenza Covid 19, sono stati adeguati in relazione alla variazione delle indicazioni regionali sugli ospedali Covid. Il Dipartimento Tutela della Salute Regionale, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Regionale, ha predisposto, come su tutto il territorio nazionale, il montaggio di tende all’esterno dei PS di tutti i presidi ospedalieri per effettuare il pre-Triage su tutti i pazienti giunti ai Pronto Soccorso in autopresentazione o accompagnati da mezzi 118. Nelle primissime fasi dell’emergenza Covid è stata istituita nella C.O. 118 a supporto dei numeri verdi nazionali e regionali una centrale di ascolto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Preventiva e Igiene Pubblica dell’ASP che ha notevolmente decongestionato le linee telefoniche istituzionali fornendo precise e puntuali informazioni all’utenza. Contestualmente sono state approntate delle unità mobili 118 con personale misto per visite mediche domiciliari e per l’effettuazione dei tamponi tutt’ora operativa”.

“Tali percorsi, relativamente all’area di Cosenza, sono rimasti invariati sin dall’inizio dell’emergenza, tenuto conto della presenza nell’area urbana dell’ospedale HUB. Su richiesta della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, e a seguito di autorizzazione del Commissario Straordinario dell’ASP di Cosenza, si è fornito un impegnativo servizio (di supporto) per la noria dei pazienti dalla Tenda di pre-Triage alla Radiologia e ai reparti di Ricovero dedicati. Dall’inizio dell’emergenza, sul sito istituzionale del 118 di Cosenza, è stato pubblicato un video informativo/formativo sulle procedure corrette di vestizione/svestizione dei D.P.I., vista la necessità di formare velocemente tutti gli operatori, stante l’impossibilità ei divieti di altri sistemi didattici quali le lezioni frontali e/otrainig pratico”.

I dispositivi di protezione individuali

“Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuali, l’approvvigionamento non è stato mai effettuato dalla C.O 118 di Cosenza, ma i D.P.I sono stati forniti dalla Protezione Civile e dalla U.O.C. Acquisizione Beni e Servizi dell’ASP, che ha operato con professionalità, dedizione e impegno tra mille difficoltà, valutando ogni possibile opzione atta a fornire DPI che offrono un livello di protezione dei lavoratori anche superiore a quello ritenuto adeguato dagli organismi tecnico-scientifici, in un mercato in cui la richiesta era sproporzionata rispetto alla disponibilità. Come già comunicato, la centrale operativa 118 di Cosenza ha provveduto, in base alla disponibilità, alla sola distribuzione dei Dpi tutti gli operatori(per Postazione), in numero e tipologia, garantendo gli standard di protezione con rispondenza degli stessi ai requisiti tecnici necessari a tutelare la salute sia dei professionisti ed operatori che dei cittadini, in linea con le indicazioni riportate nei documenti aziendali elaborati dalla U.O.S Ufficio Unico della Sicurezza e con i riferimenti scientifici dell’ ISS-Istituto Superiore di Sanitàe secondo il più prudente principio di cautela.L’attività di distribuzione effettuata dalla CO118 di Cosenza è tracciata in maniera certosina sia nel numero e che nella tipologia di dispositivi consegnati. A consuntivo di ciò, parametrando i quantitativi di DPI consegnati, con il numero di soccorsi effettuati si nota una discrepanza che fa notare una maggiore quantità di DPI consumati rispetto ai soccorsi eseguiti”.

“Nei casi di soccorso/trasporto di pazienti Covid 19, sospetti o confermati, gli operatori – spiega nella nota Borselli – devono utilizzare i D.P.I. forniti per la protezione da infezione Covid 19. Nei casi di soccorso/trasporto di pazienti No Covid 19, gli operatori devono utilizzare le normali precauzioni da sempre in dotazione al 118. Nessun operatore ha mai avuto indicazioni di operare senza Dpi adeguati in caso di assistenza/trasporto di un caso sospetto/confermato di Covid 19. La Centrale Operativa 118 provinciale è un sito sensibile per la specifica funzione che svolge, andava protetta nell’immediatezza. A tal proposito sono stati realizzati in relazione all’emergenza Coronavirus, a tutela degli operatori, lavori di ristrutturazione, ampliamento e potenziamento della struttura. Tra gli altri segnaliamo, l’approntamento di appositi locali dedicati pulito/sporco e di vestizione/svestizione a disposizione di tutto il personale 118 operante sul territorio provinciale a norma di legge. Inoltre sono state assicurate le necessarie operazioni di sanificazione sia dei mezzi che dei luoghi di lavoro, senza compromettere la necessaria ed indispensabile funzionalità delle strutture. E’ stato previsto, in via prioritaria, che tutto il personale 118 venga sottoposto ai test di laboratorio per evidenziare l’eventuale positività al SARS-CoV-2, tale test avrà cadenza periodica. Nessun operatore deve utilizzare D.P.I. proveniente da soggetti esterni (donazioni, etc.), se non testati dall’ufficio sicurezza dell’ASP. Che si ringrazia per la grande mole di lavoro svolto”.

“Con le note sopra elencate a chiarimento di alcune procedure si auspica il confronto affinchè ogni misura adottata possa essere condivisa e resa più efficace dal contributo e dalle esperienza maturate sul campo dai sanitari e tecnici tutti che operano in questo particolare contesto. Non ci sono certezza su quando scriveremo la parola fine a questa battaglia. Di una cosa siamo certi per sconfiggere questo nemico invisibile serve la collaborazione di tutti nella ricerca di un continuo confronto e scambio di esperienze. Un ringraziamento particolare va alla Direzione Generale ed ai vertici regionali per i continui e costanti contatti e agli uffici tecnici per le competenze dimostrate nella riorganizzazione strutturale della rete ospedaliera territoriale in funzione dell’emergenza Covid”.

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