Calabria
Ritrovati i corpi dei fratelli calabresi scomparsi in Sardegna. Erano stati sotterrati
Dei due fratelli originari del vibonese non si avevano più notizie dal 9 febbraio. I loro corpi trovati sotterrati in un’area rurale
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CAGLIARI – Sono stati ritrovati i corpi dei due fratelli di origine calabrese, Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, scomparsi da Dolianova, sud Sardegna, domenica 9 febbraio. Erano stati sepolti in un’area rurale del paese, non lontano dal centro abitato. I due fratelli originari del vibonese, erano usciti di casa domenica 9 febbraio a Dolianova senza fare più ritorno. I carabinieri di Cagliari avevano sottoposto a fermo con l’accusa di duplice omicidio gli unici due indagati, Joselito Marras, 57 anni e il figlio Michael di 27. Padre e figlio sono stati arrestati all’alba dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari. Secondo l’accusa, i due avevano avuto in passato diversi attriti con i fratelli Mirabello, legati a un terreno confinante e avrebbero ucciso i fratelli per questione di soldi nascondendone poi i cadaveri. Pochi giorni il Pm di Cagliari aveva i scritto nel registro degli indagati una terza persona accusata di favoreggiamento. Si tratta di Stefano Mura, 42 anni, anche lui di Dolianova.
Ai due fratelli calabresi era stato ucciso il cane ed era stato bruciato un capanno e delle attrezzature. Nel 2018 era stato aggredito Michael Marras. Il giovane fu picchiato brutalmente, tanto da riportare 40 giorni di prognosi. Per quell’episodio fu indagato anche uno dei due fratelli. Proprio gli attriti e i problemi precedenti sarebbero all’origine del duplice omicidio. Il giorno della scomparsa dei due fratelli, due grosse macchie di sangue erano state trovate sull’asfalto della strada comunale Funtana Pirastu, l’unica strada per raggiungere il paese dai casolari dove i due fratelli vivevano.
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