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Panettieri, riassunti i lavoratori della “San Carlo Borromeo”. Ora l’accreditamento

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Panettieri, riassunti i lavoratori della “San Carlo Borromeo”. Ora l’accreditamento

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A comunicare l’esito positivo della vertenza, il segretario generale della UIL FPL Calabria Elio Bartoletti che però mette in guardia “gratitudine all’azienda che ha dimostrato grande sensibilità. Ma ora la regione rilasci subito l’accreditamento”

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PANETTIERI (CS) – Ha trovato una prima soluzione positiva la vertenza che ha visto coinvolti i dipendenti, circa 25, della “RSA San Carlo Borromeo” di Panettieri. Il mancato accreditamento da parte della struttura commissariale sanitaria regionale e quindi dei finanziamenti spettanti, ha messo a rischio sia i posti dei lavoro che l’assistenza erogata a molte persone anziane. Per questo i dipendenti, con il supporto di molti sindaci del Savuto e del Reventino, lo scorso mese hanno protestano sia a Cosenza, davanti all’Asp e alla Prefettura, che alla cittadella regionale a Catanzaro per la lentezza burocratica ed una situazione definita insostenibile che rischiava di precipitare in modo irreparabile. Era seguito un incontro tra la struttura del Commissario Saverio Cotticelli la Uil Fpl, con il segretario regionale del Elio Bartoletti e i sindaci di Panettieri, Carlopoli, Decollatura, Soveria Mannelli, Scigliano, Colosimi, Bianchi e Parenti, tutti interessati alla vicenda.

Ad oggi un primo passo è stato fatto per la risoluzione della problematica, che ancora non è del tutto risolta: l’azienda ha riassunto i lavoratori ma manca ancora il rilascio dell’accreditamento da parte della Regione come spiega in una nota il segretario generale della UIL FPL Calabria Elio Bartoletti che ha seguito l’intera vicenda “in riferimento alla nota vertenza della RSA San Carlo Borromeo di Panettieri, che tanto ha dettato scalpore tra i cittadini dell’Alto Savuto, in particolare per quelli ricadenti nell’aria del Reventino – Savuto, finalmente possiamo esprimere un primo momento di soddisfazione.  Al fine di salvaguardare i posti di lavoro in essere – scrive nella nota il sindacato – in data 13 Febbraio 2020 sollecitava l’Amministratore Unico della società aggiudicataria del contratto d’appalto della struttura e del suo conseguente contratto di locazione, a proseguire le attività della suddetta Azienda nelle more del rilascio dell’accreditamento, che non può più essere rinviato. Contestualmente sollecitavamo la riassunzione dei lavoratori che da molto tempo operavano alle dipendenze della RSA e che da un mese erano stati sospesi dall’incarico, arrecando un grosso disagio per le loro famiglie”.

“Tale iniziativa – si legge ancora –  è stata condivisa da tutti i sindaci dell’aria del Reventino – Savuto dei comuni di Panettieri (CS) – (Salvatore Parrotta), Bianchi (CS) – (Prof. Pasquale Taverna), Colosimi (CS) – (Giovanni Lucia), Scigliano (CS) – (Ing. Raffaele Pane), Parenti (CS) – (D.ssa Donatella Deposito), Carlopoli (CZ) – (Mario Talarico), Decollatura (CZ) – (D.ssa Angela Brigante), Soveria Mannelli (CZ) – (Dott. Leonardo Sirianni), ai quali rivolgiamo i complimenti per la battaglia di solidarietà che hanno sostenuto. Grazie anche ad essi un primo obiettivo è stato raggiunto, infatti ci è giunta ufficialmente comunicazione che la Richiesta della Uil Fpl Calabria è stata accolta: i lavoratori sono stati riassunti e per questo manifestiamo enorme soddisfazione, inoltre, esprimiamo riconoscenza nei confronti dell’Azienda che ha dimostrato grande sensibilità sia verso la nostra richiesta, sia nei confronti dei lavoratori ed in particolare degli anziani che rischiavano di essere deportati verso altri territori, lontani dai propri affetti familiari”.

“La partita – avverte però la UIL FPL Calabria – non è definitivamente chiusa, ora ci si scontra con un sistema burocratico macchinoso, anzi oseremmo dire talmente farraginoso che rasenta il limite della tollerabilità. Da subito chiederemo un confronto con il Dipartimento della Salute ed alla struttura commissariale al fine di spingere ad accelerare le pratiche di accreditamento senza le quali l’Azienda non potrebbe reggere e per le quali ci aspettiamo pronte risposte. Se ciò non si verificherà, presto, potremmo ritrovarci a dover ripartire con manifestazioni ed iniziative pubbliche a difesa di una realtà fondamentale per quel territorio”

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