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Etichetta audio di prodotti alimentari per i non vedenti: accesso alle informazioni per tutti

Cosenza

Etichetta audio di prodotti alimentari per i non vedenti: accesso alle informazioni per tutti

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La proposta dell’europarlamentare Laura Ferrara all’Ue è contenuta in un’interrogazione sul tema, frutto della collaborazione fra due importanti realtà calabresi: l’Unione italiana ciechi di Cosenza e il Crea sede di Rende

 

BRUXELLES – “Mentre il dibattito politico in Europa si concentra sul #Nutriscore il Movimento 5 stelle cerca di far prevalere, prima di tutto, il diritto di accesso alle informazioni per tutti.” Queste le parole dell’europarlamentare Laura Ferrara. “Stiamo portando avanti – continua la pentastellata – una proposta affinché si introduca l’obbligo dell’uso del linguaggio Braille e di moderne tecnologie in grado di implementare una etichetta audio-narrante per i prodotti alimentari. La proposta è contenuta in una mia interrogazione sul tema, frutto della collaborazione fra due importanti realtà calabresi che da tempo lavorano in questo senso, l’Unione italiana ciechi di Cosenza e il Crea sede di Rende.”

“Per quanto riguarda le etichettature il dibattito politico si concentra solo sul Nutriscore, ma noi vogliamo difendere tutti i consumatori e l’Unione europea deve garantire questo diritto”. Laura Ferrara interroga la Commissione europea circa le misure adottate per migliorare l’accesso alle informazioni sui prodotti alimentari da parte dei non vedenti e ipovedenti. “Da tempo sto dialogando con due realtà italiane, calabresi, circa l’importanza di garantire il libero accesso e la fruizione delle informazioni necessarie per un consumo consapevole – afferma Ferrara-. L’Unione italiana dei ciechi ed ipovedenti di Cosenza e il CREA sede di Rende hanno già una risposta a questa necessità, si tratta di un progetto di inclusione e di superamento delle barriere invisibili che potrebbe coinvolgere tutti gli Stati dell’Unione europea. Sebbene il Reg. UE n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti abbia migliorato il livello di protezione della salute e degli interessi dei consumatori, non ha però eliminato le barriere esistenti per coloro che hanno disabilità visive e che incontrano ostacoli nell’accesso a tali informazioni.

L’uso del linguaggio Braille e di moderne tecnologie in grado di implementare una etichetta audio-narrante per i prodotti alimentari, così come pensato da CREA e Uic in collaborazione con una azienda olivicola, sono strumenti in grado di rendere accessibili determinate informazioni e di contribuire ad una società più inclusiva e rispettosa dei diritti dei non vedenti e degli ipovedenti. Un tema di tale importanza non è più rimandabile a mio avviso. Ecco perché ho inteso interrogare la Commissione europea e interesserò direttamente la Commissaria, Helena Dallì, tramite una lettera per riportare l’inclusione e l’accesso alle informazioni per chi ha disabilità visiva fra le priorità e gli obiettivi di questa legislatura” conclude Ferrara.

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