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Calabra Maceri “pronti ad un aiuto importante. Ma si risolvano i problemi finanziari e gestionali”

Rende

Calabra Maceri “pronti ad un aiuto importante. Ma si risolvano i problemi finanziari e gestionali”

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La comunicazione inviata stamane al Dipartimento 11 ambiente e turismo della regione Calabria, al presidente e al responsabile dell’Ato 1 Cosenza, al sindaco ed al prefetto di Cosenza sull’emergenza rifiuti “risolvendo i problemi gestionali e finanziari, l’azienda potrebbe dare un contributo importante alla soluzione dell’emergenza rifiuti”

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RENDE –  Nella nota inviata in data odierna al direttore generale del dipartimento 11 ambiente e territorio della Regione Calabria,  Ing. Domenico Pallaria , al presidente dell’ ATO 1 COSENZA,  Avv. Marcello Manna, al responsabile ufficio comune, Ing. Francesco Azzato, e per conoscenza al sindaco del comune di Cosenza, Arch. Mario Occhiuto, al prefetto di Cosenza,  Dott.ssa Cinzia Guercio e ad Unindustria Calabria, avente oggetto le problematiche urgenti da risolvere rispetto al proprio impianto, si sottolinea che l’impianto di trattamento e recupero di Rende è un impianto completamente privato al servizio della gestione dei rifiuti urbani che, nell’ultimo anno, ha trattato oltre 170 mila tonnellate di rifiuti urbani provenienti, prevalentemente, dai Comuni facenti parte dell’ATO 1 Cosenza.

Le attività sono state prestate in ragione di un contratto che, fino al 31/3/2019, vedeva come contraente il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, e, dallo scorso 01 aprile al 31 dicembre 2019 ha visto come contraente la Comunità d’Ambito dell’ATO 1 Cosenza. Attualmente siamo in una fase di verifica per la stipula di un nuovo contratto, sempre con la Comunità d’Ambito dell’ATO 1 Cosenza, che copra il contratto per l’anno 2020 in attesa di una procedura di affidamento ad evidenza pubblica che noi abbiamo più e più volte sollecitato. Oggi, pur tra mille difficoltà, stiamo comunque trattando circa 400 t/giorno di rifiuti urbani. I problemi che non consentono una piena operatività dell’impianto, che stiamo per altro evidenziando oramai dallo scorso mese di ottobre, attengono ad aspetti finanziari e ad aspetti gestionali degli scarti di lavorazione.

Per quanto riguarda i problemi finanziari, gli stessi sono riconducibili al venir meno, dal 08/10 al 31/12/2019 e confermata con nota del 15 gennaio u.s., quindi in corso di validità dei contratti, della delega dei pagamenti in capo alla Regione Calabria per effetto della convenzione di delega sottoscritta tra la Regione Calabria e l’ATO, formalizzata ai sensi della L.R. 52019, proprio al fine di far fronte all’introduzione delle nuove normative in materia di trasferimento all’ATO delle competenze sulla gestione dei rifiuti. Da quella data, anche a causa della procedura di dissesto che ha colpito il Comune di Cosenza, ma soprattutto a seguito del mancato pagamento da parte dei Comuni delle somme dovute per far fronte al servizio, l’ATO CS è debitrice della Calabra Maceri e Servizi S.p.A., oltre a quanto già di competenza della Regione, anche per la residua somma di 2,75 milioni di euro circa (periodo 810 – 3112 dell’anno 2019). Bisogna pertanto definire immediatamente questa questione in quanto l’azienda non ha nessuna possibilità di anticipare, sul sistema bancario, i crediti maturati e, pertanto, non ha possibilità di continuare ad anticipare i costi (circa 35 mila euro/giorno) necessari al corretto funzionamento dell’impianto.

Per quanto riguarda invece la problematica che investe l’allontanamento degli scarti di lavorazione del nostro impianto, oggi la situazione è la seguente:

  • per la linea di trattamento della frazione organica che sopperisce per circa 250 t/giorno di rifiuti conferiti dai Comuni, si sopperisce attraverso il conferimento degli scarti di lavorazione alla discarica di San Giovanni in Fiore gestita dal Consorzio Valle Crati. Oggi 31 gennaio è l’ultimo giorno in cui siamo autorizzati a conferire. E’ assolutamente necessario che le attività di ripristino del sito autorizzati al Consorzio vengano prorogate anche in ragione delle residue volumetrie (si stima in circa 4000 mc.) presenti.
  • per la linea di trattamento dei rifiuti urbani residuali Rur la situazione è più complicata. Per effetto delle chiusure prima della discarica di Cassano (oggi attiva fino al prossimo 08 febbraio) e da una settimana del termovalorizzatore regionale, abbiamo in giacenza oltre 2000 t. di sovvalli oltre il normale stoccaggio di lavorazione. E’ urgente quindi continuare ad utilizzare la discarica di Crotone a cui stiamo conferendo da lunedì, mantenere aperta la discarica di Cassano, e riattivare prima possibile il termovalorizzatore regionale. Per poter rientrare in condizioni ottimali, ci sarebbe bisogno di evacuare con continuità, per almeno 15 giorni, 20 camion di sovvalli al giorno.

Per quanto riguarda la problematica che attiene il trattamento delle maggiori quantità di Rur presenti sui territori dei Comuni ed in particolare nella Città di Cosenza, trattandosi di ingenti quantità che dovrebbero essere conferite al nostro impianto in un arco temporale breve, per poter operare il trattamento, fermo restando le condizioni di disponibilità degli impianti regionali a ricevere i sovvalli, si dovrebbe procedere (per almeno due mesi) in deroga alle capacità di trattamento e ricezione di Rur accettabili in impianto, con diminuzione dei tempi di maturazione del  sottovaglio stabilizzato CER 190501 con IRD (Indice Respirometrico Dinamico) anche superiore a 1000.

Con tali azioni da autorizzare, e ponendo mano ai problemi finanziari denunciati, l’azienda potrebbe dare un contributo importante alla soluzione dell’emergenza rifiuti.

 

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