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Meetup dissidenti chiedono le dimissioni di Parentela e la riorganizzazione del Movimento

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Meetup dissidenti chiedono le dimissioni di Parentela e la riorganizzazione del Movimento

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Presentato alla stampa un documento nel quale oltre 120 grillini chiedono le dimissioni del coordinatore della campagna elettorale Paolo Parentela, unitamente a tutti i portavoce che lo hanno affiancato, perchè “nessuno di loro è più legittimato a rappresentarci

 

COSENZA – Ci sono più gruppi dissidenti all’interno dei Cinquestelle calabresi che in qualunque altro gruppo politico italiano e dopo la clamorosa débacle delle regionali, i problemi sembrano aumentare. Questa mattina un gruppo meetup ha chiesto le dimissioni di Morra, e nello stesso tempo, un secondo gruppo di pentastellati – circa 120 – hanno chiesto le dimissioni di Paolo Parentela e deputati che in questi ultimi venti giorni hanno affrontato la campagna elettorale al fianco di Francesco Aiello. Il gruppo ha presentato ufficialmente alla stampa un documento nel quale evidenziano i punti critici di questa campagna elettorale e le dimissioni di Parentela e Melicchio. “Questi portavoce – è scritto nel documento – unitamente ai loro collaboratori ed alcuni candidati hanno usato questa campagna per denigrare il nostro lavoro, tenendo così ai margini la spina dorsale del Movimento senza cui, evidentemente, non siamo riusciti a stare in piedi crollando miseramente. Il Deputato Melicchio ci ha fatto sapere che il nostro contributo non sarebbe servito poiché il Professore, candidato esterno al M5s (speriamo rimanga tale), avrebbe apportato un contributo talmente importante da far entrare due o tre consiglieri in Regione. Ebbene: la lista civica di Aiello conta l’1%; vogliamo spiegare ai Deputati che se si fosse presentata una lista del M5s senza coalizione avremmo raggiunto il quorum del 8% in tutte e tre le circoscrizioni ed ora potevamo contare almeno su un candidato eletto, anche quella una possibile misera e magra consolazione visti anni di tempo a disposizione per programmare. Aspettiamo con ansia che ci vengano a spiegare le motivazioni di questa decisione scellerata. Per non parlare del numero scarsissimo di voti ottenuti dallo stesso candidato Presidente, scelto al di fuori dal Movimento proprio per becere finalità elettorali non ottenute. Tutte scelte fantozziane”. Gli attivisti hanno poi precisato che non hanno contribuito ad aumentare il folto numero degli astensionisti, ma si sono recati alle urne per esercitare il proprio diritto al voto, ma senza sostenere Francesco Aiello. «Chiediamo un’ammissione di responsabilità – ha spiegato Serena Varano attivista dissidente dei Cinquestelle – considerati i risultati alle regionali. Sono tantissimi gli attivisti che si sono allontanati durante questa campagna elettorale, perché è mancata la comunicazione tra gli attivisti, che rappresentano la base e alcuni portavoce. Non abbiamo nulla di personale nei confronti di Aiello, mettiamo in discussione il criterio di scelta. La decisione doveva essere condivisa e collegiale, invece il nome è stato calato dall’alto. Bisogna ricominciare dalla base per dare nuovamente vita al Movimento».

Infine, nel documento hanno proposto “una riorganizzazione sana a livello territoriale che nasca finalmente dal basso, abbiamo già visto questi “statisti” quali disastri siano in grado di combinare. Chiederemo al M5s ed ai gruppi con cui collaboriamo di formalizzare dei tavoli di lavoro permanenti per aggregare cittadini su progetti ed idee, le segreterie personali le lasciamo ai politicanti. Fare politica per il M5s significa da sempre essere al servizio dei cittadini. Le sfide in questa regione sono infinite ma bisogna ripartire dagli enti territoriali più prossimi alla esigenze quotidiane. Crediamo, pertanto, che i Comuni siano il cuore di un progetto sano, aiuteremo chiunque voglia mettersi in gioco in maniera trasparente e per tempo già dalle prossime elezioni comunali. Restituiremo esperienze positive a cittadini validi che vorranno mettersi in gioco. Infine: riteniamo opportuno, quindi, che il coordinatore della campagna elettorale Paolo Parentela, unitamente a tutti i portavoce che lo hanno affiancato, rassegnino le loro dimissioni irrevocabili nel più breve tempo possibile. Scriveremo ai Probiviri. Dopo quanto è successo, uno scempio totale dei valori e degli obbiettivi del m5s, nessuno di loro è più legittimato a rappresentarci”.

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