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L’Interpol presenta un progetto di sicurezza contro la ‘ndrangheta

Calabria

L’Interpol presenta un progetto di sicurezza contro la ‘ndrangheta

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Il progetto prevede una più incisiva lotta a livello mondiale per la cattura dei latitanti e il sequestro dei beni nonché la realizzazione di un software per analizzare preventivamente i segnali di presenza delle cosche e anticipare così le mosse

 

REGGIO CALABRIA – Giovedì 30 gennaio, alle ore 11, in prefettura si terrà la conferenza stampa di “I-Can” (Interpol Cooperation against ‘ndrangheta), primo progetto Interpol finanziato dal Dipartimento della pubblica sicurezza italiano. All’evento, ospitato dal prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, parteciperanno il segretario generale di Interpol Jurgen Stock, a capo della più grande organizzazione per la cooperazione internazionale di polizia cui aderiscono 194 Paesi del mondo, e il prefetto Vittorio Rizzi, vice capo della polizia. L’obiettivo del progetto è un attacco globale alla ‘ndrangheta che rappresenta una minaccia mondiale globale e non un fenomeno folcloristico e rurale italiano. Presente in 32 Paesi di cui 17 europei, la ‘ndrangheta è il principale broker del mercato mondiale degli stupefacenti ed è al passo con i tempi nell’utilizzo dei social e dagli spazi offerti dal web, deep e dark, per la realizzazione di commerci illeciti. Nel corso della conferenza stampa verranno forniti i dati dei latitanti più pericolosi di ‘ndrangheta, il valore dei beni sequestrati negli ultimi 10 anni ed illustrati gli obiettivi che si prefigge I-Can: maggiore conoscenza anche all’estero della ‘ndrangheta, cattura dei latitanti, sequestro dei beni e realizzazione di un software di analisi predittiva per imparare a riconoscere i segni premonitori e anticipare i rischi legati alla minaccia.

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