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Il virus cinese ora fa paura, 440 contagi e 17 morti. Allertati i medici di famiglia italiani

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Il virus cinese ora fa paura, 440 contagi e 17 morti. Allertati i medici di famiglia italiani

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I casi accertati in tutta la Cina hanno superato i 440 mentre le vittime sono aumentate salendo a 17. A Fiumicino in uso domani uno scanner per il controllo della febbre. Il vademecum del Ministero della Salute. Allertati i medici di famiglia italiani mentre in UE il rischio “importazione” sale da basso a moderato

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COSENZA – I medici di famiglia italiani, specie quelli delle grandi città italiane dove si trovano gli aeroporti internazionali, si attrezzano per affrontare l’eventualità che il Coronavirus varchi le frontiere. Informazioni sulla situazione, descrizione dei sintomi e percorsi epidemiologici indicati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute vengono trasferiti ai medici di base dalla Federazione nazionale dei medici di famiglia (Fimmg). Un alert è già stato inviato ai camici bianchi territoriali a Milano, e in mattinata a Roma.

“Vogliamo sottolineare ai cittadini che non siamo in una situazione di allarme, ma vanno predisposte tutte le azioni necessarie affinchè la popolazione possa stare tranquilla, soprattutto tenendo conto che in questo momento l’influenza stagionale sta raggiungendo il suo picco”, spiega il segretario nazionale di Fimmg Silvestro Scotti. I sintomi del Coronavirus che si è diffuso nella città di Wuhan, in Cina “sono praticamente sovrapponibili con quelli portati dall’influenza  spiega – e i cittadini devono sapere che i medici di base sono informati ma è anche importante che non si crei la psicosi con corse inutili al pronto soccorso per dei normali sintomi influenzali”.

Questa mattina al Ministero della Salute si è riunita, presso l’Ufficio di Gabinetto, la task-force con compito di coordinare ogni iniziativa relativa al fenomeno coronavirus 2019-nCoV. La task-force a cui ha partecipato il ministro della Salute, Roberto Speranza, sarà attiva 24 ore su 24. Essa è composta dalla Direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei NAS, dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dall’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), dall’Agenzia italiana del Farmaco, dall’Agenas e dal Consigliere diplomatico. Nella prima riunione è stato verificato che le strutture sanitarie competenti sono adeguatamente allertate a fronteggiare la situazione in strettissimo contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie. È già attivo uno specifico canale sanitario per tutti i viaggiatori provenienti dalla città cinese di Wuhan. Si è convenuto, inoltre, di diramare ad istituzioni, enti e organizzazioni professionali interessati, una circolare predisposta dalla Direzione generale della prevenzione contenente indicazioni operative.

Le raccomandazioni agli italiani in viaggio all’estero

Nell’avviso inviato stamani ai medici di Roma sono contenute anche le indicazioni in caso di viaggio all’estero: “il lavaggio accurato delle mani per almeno 20 secondi, consumare solo cibo ben cucinato e bere acqua in bottiglia, evitare luoghi di assembramento, mercati di animali vivi o morti, evitare il contatto stretto con pazienti malati o in caso non si possano adottare queste misure coprirsi narici e bocca con una mascherina, evitare di tossire o starnutire senza coprirsi con un fazzoletto o in mancanza di questo tossire nell’incavo del gomito”.  In Italia è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus (2019-nCoV). La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’EDCP (European Centre for Disease Prevention and Control), che ritengono la probabilità di introduzione del virus nell’Unione Europea moderata., inoltre l’ECDC pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale.

Salito a 17 il numero delle vittime accertate

Il nuovo coronavirus ora fa paura e continua a diffondersi ed ha fatto altre vittime in Cina: i casi accertati in tutto il Paese hanno superato i 440 e le vittime sono aumentate raggiungendo il numero di 17. Lo riportano i media statali cinesi precisando che i morti si registrano nella provincia di Hubei dove si trova la città-focolaio di Wuhan. C’è un primo caso di contagio a Hong Kong. Il paziente si trova in isolamento in ospedale. La persona è arrivata da Wuhan a Hong Kong con un treno ad alta velocità. Le autorità sanitarie degli Stati Uniti si apprestano ad annunciare anche il primo caso in America del nuovo coronavirus. Sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, stando ad una fonte federale citata dalla Cnn. Il Cdc (US Centers for Disease Control and Prevention) annuncerà il caso nelle prossime ore, stando alla Cnn, che cita una fonte esterna al Cdc. Anche il New York Times scrive di una persona nello Stato di Washington contagiata dal virus, il primo caso confermato negli Usa. Il paziente, che era stato ricoverato per polmonite la scorsa settimana, era stato di recente a Wuhan, la città cinese considerata l’epicentro della diffusione del virus. Gli Stati Uniti hanno un piano per contenere il nuovo coronavirus cinese. “Abbiamo un piano e pensiamo che sarà gestito molto bene. L’abbiamo già gestito molto bene. Il Centro per il controllo dei Disastri (Cdc) è eccezionale. Molto professionale…“, ha dichiarato il presidente americano Donald Trump parlando con la stampa a margine del Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera. Lo riferiscono i media statunitensi.

Il virus della stessa famiglia della Sars “può mutare e propagarsi più facilmente“, riferiscono le autorità cinesi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha convocato un Comitato di emergenzaLa città cinese di Wuhan, epicentro del focolaio del virus simile alla Sars, ha esortato tutti a tenersi lontani, cancellando un importante evento del capodanno cinese, nel tentativo di contenere l’epidemia. La malattia si sta diffondendo mentre centinaia di milioni di persone viaggiano in treni, aerei e autobus in tutta la Cina per riunirsi con amici e parenti per le vacanze del capodanno, che inizia venerdì. Il sindaco di Wuhan Zhou Xianwang ha esortato i residenti a non lasciare la città e i visitatori a evitarla, in modo da ridurre la possibilità di trasmissione.

Rischio in Europa sale a livello moderato

Il rischio di importazione in Europa di casi del nuovo virus della polmonite è passato da “basso” a “moderato”. Lo riporta il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha aggiornato con gli ultimi dati il primo parere del 17 gennaio. Oggi alle 14.30 la Commissione europea e i rappresentanti degli Stati membri si riuniranno in teleconferenza per discutere degli ultimi sviluppi, delle misure già prese a livello nazionale e di quelle eventualmente da prendere a livello europeo. Le analisi hanno dimostrato che l’uomo in isolamento a Brisbane, in Australia, non è stato colpito dal nuovo coronavirus cinese. Lo riferiscono funzionari australiani. Il caso era stato considerato sospetto in quanto l’uomo aveva avuto difficoltà respiratorie dopo un recente viaggio a Wuhan, la città nella Cina centrale ritenuta l’epicentro del contagio.

Scanner termici a Roma Fiumicino

Tornano gli scanner all’aeroporto di Fiumicino che saranno operativi da domani quando è previsto l’arrivo del primo (dei tre settimanali) voli aerei Wuhan. Permetterà di misurare la febbre ai viaggiatori che arrivano dalla città cinese, focolaio principale del coronavirus. I primi a funzionare saranno quelli utilizzati per controllare i passeggeri del volo diretto dalla città. Inoltre è prevista anche la compilazione di una scheda che indichi destinazione e il percorso dei passeggeri una volta sbarcati. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) eventuali sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento sarà effettuato pesso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma. È in corso di rafforzamento la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV).  I casi eventualmente positivi potranno subire ulteriori controlli ed eventualmente verranno posti in isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio.

 

 

Infezione da coronavirus 2019-nCoV. Le Faq del ministero della Salute

1. Che cos’è un coronavirus?
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
2. Che cos’è un nuovo coronavirus?
Un nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.
3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale?
Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus.
4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Possono essere necessari anche anni per sviluppare un nuovo vaccino.
7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?
Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.
8. Cosa posso fare per proteggermi?
Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina, si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari a Wuhan.

Se ci si reca in Cina, nella città di Wuhan, provincia di Hubei, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.

È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori.

Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.

Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo del viaggio.

9. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus?
Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L’OMS raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.
10. Dove si stanno verificando le infezioni da 2019-nCoV?
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.

La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all’ingrosso di frutti di mare e animali vivi.

Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.

Al 21 gennaio 2020, sono stati segnalati in totale 295 casi confermati di infezione da 2019-nCoV, inclusi 4 decessi: 291 dalla Cina di cui 270 da Wuhan, 14 a Guangdong, 5 a Pechino e 2 a Shanghai, e 4 casi in altri paesi asiatici: 2 in Thailandia, 1 in Giappone e 1 in Corea del Sud.

11. Quali sono i rischi di propagazione in Europa?
La probabilità di introduzione del virus nell’UE è considerata moderata, anche se non può essere esclusa.
12. Come si contrae questo coronavirus?
Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente Wuhan City).
13. Che fare se si è soggiornato di recente a Wuhan?
Se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie, a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio
14. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata?
Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti. Sinora non è stata segnalata alcuna infezione da nuovo coronavirus contratta in ospedale o altra struttura sanitaria.
15. Che fare se si presentano i sintomi del virus?
In caso di sintomi riferiti a una malattia respiratoria, prima, durante o dopo il viaggio, i viaggiatori devono rivolgersi a un medico e informarlo del loro viaggio.
16. Quali raccomandazioni dell’OMS per i paesi?
L’OMS incoraggia tutti i paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute acute (SARI), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di SARI o di polmonite e a comunicare all’OMS qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus.

I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005).

17. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale?
In Italia, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS).

La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale.

18. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro paese?
L’Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN, per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma.

È in corso di rafforzamento la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV). Nei prossimi giorni i passeggeri in arrivo con questi voli saranno sottoposti in aeroporto al controllo della temperatura corporea. I casi eventualmente positivi potranno subire ulteriori controlli ed eventualmente verranno posti in isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio.

È stato predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali.

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