Site icon quicosenza

“Sportdance”: danza sportiva e concorsi truccati, otto persone indagate

Frode in competizioni sportive e in concorsi nel mondo della danza sportiva che sarebbero stati truccati

 

RIMINI – Tra gli otto soggetti indagati dai carabinieri di Rimini, anche soggetti residenti a Reggio Calabria. Le accuse a vario titolo per le otto persone, tra giudici federali, direttori di gara e istruttori della Fids, federazione italiana danza sportiva è di frode in competizioni sportive e in concorsi nel mondo della danza sportiva. Eseguite sette misure coercitive e interdittive. Gli indagati risiedono nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese, Terni, Reggio Calabria, Matera e Bari.

L’intera frode ruotava attorno alla figura di un istruttore di danza tesserato Fids, che risulta tra i 7 indagati a cui i Carabinieri al termine delle indagini hanno notificato provvedimenti cautelari interdittivi e coercitivi. In particolare è stato applicato il divieto di esercitare professioni o rivestire incarichi all’interno di società sportiva per la durata di 6 mesi ad un istruttore di danza e a due Giudici federali Fids.

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria invece per un direttore di gara Fids e tre istruttori di danza. Era uno degli istruttori Fids a ricevere le segnalazioni in merito agli atleti da favorire. Una volta vagliate e valutate, le comunicava a giudici, direttori di gara, o ad altri soggetti che poi avrebbero contattato le giurie. Al termine dell’indagine è stato anche denunciato un dirigente centrale della Fids per il reato di omessa denuncia previsto dall’articolo 3 Legge 401/89 in relazione all’articolo 361 del codice penale per la mancata segnalazione all’Autorità Giudiziaria degli illeciti sportivi.

Le indagini partite da un esposto

L’attività investigativa, svolta dal luglio 2018 al mese di gennaio 2019 attraverso servizi di pedinamento uniti ad attività tecniche di investigazione, è stata avviata su delega della locale Procura della Repubblica a seguito di un esposto, depositato il 5 giugno 2018 dalla Procura Generale dello Sport, con il quale si ipotizzavano condotte fraudolente poste in essere da tesserati e soggetti responsabili della Federazione Italiana Danza Sportiva, finalizzate ad attribuire illeciti punteggi “di favore” ai concorrenti delle gare di ballo organizzate dalla F.I.D.S., tesserati in associazioni facenti parte di una “rete” finalizzata alle frodi in competizioni sportive.

In particolare, si ipotizzava che diversi soggetti fossero in grado di insinuarsi nelle articolazione della F.I.D.S., e di gestire la Federazione in spregio ai principi dell’ordinamento sportivo anche condizionando l’operato di chi intendeva opporsi a tale illecita gestione.

Il sistema avrebbe avuto la sua massima applicazione nel corso dei Campionati Italiani che si sarebbero svolti presso i padiglioni della Fiera di Rimini dal 5 al 15 luglio 2018, ai quali avrebbero preso poi parte oltre 20.000 atleti e per i quali erano previsti oltre 200.000 spettatori.

La competizione Sportdance truccata

I carabinieri hanno permesso di riscontrare sistematiche frodi sportive poste in essere dagli indagati, finalizzate all’alterazione dei risultati della competizione denominata “Sportdance”, valida per i campionati italiani assoluti di categoria della Federazione Italiana Danza Sportiva, tenutasi presso la fiera di Rimini. Un articolato sistema fraudolento, con al centro un istruttore di danza tesserato FIDS, che riceveva le segnalazioni in merito agli atleti da favorire e dall’altro, e le comunicava ai giudici, direttori di gara che poi avrebbero contattato le giurie.

Exit mobile version