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Occhiuto: “Regionali? Ritengo di essere la persona giusta, parlano i fatti”

Dopo il Consiglio comunale sulla dichiarazione di dissesto, approvata nonostante una parte della minoranza abbia disertato la seduta con la speranza di far mancare il numero legale per determinare la fine della consiliatura, Occhiuto parla delle Regionali

 

COSENZA – Che sia un rinvio a giudizio o una sentenza di dissesto, Mario Occhiuto non teme nulla e, consapevole di aver fatto bene, tira dritto per la sua strada. Un Consiglio comunale infuocato, dove per due ore la voce di Occhiuto è stata sopraffatta e anche interrotta da alcuni cittadini e dalla minoranza, sfinirebbe chiunque tranne il sindaco. Occhiuto come un caterpillar a fine seduta si ferma a parlare con i consiglieri di maggioranza, stringe la mano dei sostenitori e non si sottrae alle domande dei giornalisti presenti.

Inevitabile quella sulle regionali e il futuro da candidato presidente. “Io non ho mai preteso la candidatura alla Regione, – ha dichiarato Occhiuto – sono le persone, riunite in comitati, che mi hanno chiesto di candidarmi perché vogliono lo stesso cambiamento che hanno visto a Cosenza in tutta la regione; se poi mi vogliono fare fuori, per me non è un problema perché non è una mia velleità”.

“ Il lavoro che abbiamo fatto – prosegue incessantemente il primo cittadino – in questa città è evidente a tutti, e sono forse uno dei pochi sindaci in Italia ad essere stato eletto, non la prima, ma la seconda volta, con il 60% dei voti. Le urne contano e questo è un fatto. Una minoranza è una minoranza. La maggioranza dei cittadini cosentini è soddisfatta di quanto abbiamo fatto e a me questo basta”.

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