Calabria
Sanità e proroghe dei precari, sul piede di guerra gli idonei delle graduatorie
Domani è previsto un nuovo presidio degli idonei delle graduatorie a Catanzaro, soprattutto alla luce dell’ulteriore proroga dei precari del Pugliese Ciaccio che nei giorni scorsi hanno protestato minacciando addirittura di darsi fuoco.
CATANZARO – «La settimana che sta per iniziare – scrive il gruppo degli idonei su Facebook – deve essere molto importante su vari fronti, si aspettano varie notizie che possano dare una svolta in questa situazione attuale. Dopo l’emanazione del DCA 135 del primo ottobre 2019 da parte della struttura commissariale la situazione è ancora ferma».
L’unica novità, se così si può dire, è che dopo la protesta dei precari del Pugliese Ciaccio di Catanzaro, nei giorni scorsi è stato deciso di prorogare il loro contratto fino al 31 dicembre prossimo. Decisione che gli idonei ritengono grave. «Il messaggio che è passato infatti – sottolineano – è questo “vuoi ottenere qualcosa? Cospargiti con la benzina e minaccia di darti fuoco è tutto sarà risolto». Domani ci sarà un nuovo sit in alla Cittadella regionale e gli idonei ancora una volta ricordano che “le leggi sono leggi” e che, dopo i 48 mesi nessuna non si può continuare a lavorare a colpi di proroghe, come ha spiegato ai microfoni di RLB il portavoce degli idonei, Rocco Megna
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«Siamo al punto di partenza, è tutto fermo e Cotticelli non ha preso una posizione ferma. Abbiamo visto lo scempio dei giorni scorsi – sottolinea il portavoce degli idonei, Rocco Megna – con i precari che hanno minacciato di darsi fuoco con taniche di benzina. E’ assurdo. Noi rimaniamo su un punto fermo che è la legge Madia, e questa parla chiaro: oltre i 48 mesi non si può andare. Siamo allibiti che anzichè rispettare la legge si facciano ulteriori proroghe e non si attinga dalle graduatorie»
«Domani faremo un sit in in Regione con tutti gli idonei e di tutte le figure che sono in attesa di essere assunti. Era stato validato il DCA 135 ma ancora nessuno – spiega Megna – è riuscito ad andare avanti per attingere alle graduatorie che sono l’unico strumento legale per sopperire alla mancanza di personale nelle aziende ospedaliere».
«In Calabria ne succedono di cose anomale, e la politica ha un ruolo molto importante. In molti si stanno battendo per i precari. La data del 31 dicembre vuol dire solo due mesi di lavoro, mentre noi siamo idonei di un concorso e abbiamo superato una procedura concorsuale. In Italia che esempio diamo? Che i concorsi non servono a niente! Cotticelli ci ha promesso e garantito ciò che ancora non è, e non pensiamo che sarà. Ma noi non ci arrendiamo e cercheremo di muoverci in modo diverso portando la vicenda anche a livello nazionale».
Le richieste dunque sono le seguenti e ancora una volta domani saranno portate all’attenzione della struttura commissariale: assumere e far scorrere le graduatorie, applicando i nuovi DCA per assicurare i LEA: «la legalità è la nostra arma migliore e non certo le taniche di benzina».
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