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Oss Cosenza: “chiediamo lavoro non sussidi. Cotticelli si ravveda, fermi i licenziamenti”

Con una lettera i 92 OSS delle Cooperative  Coopservice e Multiservice presso A.O. di Cosenza chiedono di fermare i licenziamenti e rivolgono un nuovo appello al Commissario Cotticelli “Il lavoro in sanità c’è per tutti: idonei, precari, somministrati in cooperativa e non solo c’è anche per nuovi concorsi”

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COSENZA – “Mancano poche settimane alla scadenza dei termini del licenziamento collettivo che ci ha visto coinvolti per una mancata proroga all’estensione della delibera N.66 del 2016 dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza – scrivono in una lettera gli operatori socio sanitari di Cosenza – , la quale incrementa alcune funzioni dell’Art.11 del Capitolato d’appalto prorogato invece fino al 31 Luglio 2020. L’avviamento delle procedure di licenziamento per i 92 OSS somministrati in Cooperative presso A.O. di Cosenza, Il mancato accordo presso il Ministero del Lavoro Regionale Calabria ha di fatto confermato il licenziamento di un numero ancora imprecisato di unità (circa 30), e/o l’abbattimento delle ore di lavoro, già part time, che si tramuterebbe in stipendi dimezzati.

Non capiamo il motivo di tanta ed inaspettata chiusura da parte del commissario ad acta Saverio Cotticelli e della Sub commissaria Crocco. Eppure noi che viviamo in questo appalto da circa 25 anni abbiamo vissuto ben 11 anni di proroga con l’azienda Dussmann già Pedus Service, ciononostante non abbiamo visto né sortito inchieste o provvedimenti verso nessun ché o provvedimenti verso i lavoratori. Anzi tutt’altro, si è sempre agito per il bene dei lavoratori e si è sempre trovato una soluzione prorogando tutto fino a nuova gara. (Stazione unica appaltante oggi bloccata per effetto del Decreto Calabria).

Il commissario  – continua la nota – si è presentato come il “Salvatore” del popolo calabrese e ha giurato di non si sarebbe mai sognato di agire con provvedimenti che avrebbero innescato macelleria sociale. Ed invece i fatti gli danno torto. Ha innescato una guerra tra poveri che ha scontentato tutti colpendo la parte sana della Calabria (i lavoratori) e poi si è distratti dai veri mali che affliggono il nostro sistema sanitario. Il Commissario continua a lavorare usando pesi e misure differenti. Ci sono proroghe di serie A e proroghe di serie B. Questo ci rammarica e non ci fa sperare in nulla di buono per il futuro della Sanità Calabrese, per i lavoratori coinvolti in queste vicende, e in un proseguo che vada a sanare il debito sanitario, partendo dall’emigrazione sanitaria che vede sempre di più cittadini rivolgersi anche per patologie di semplice entità verso ospedali del centro o nord Italia.

Noi confidiamo che il commissario si ravveda e possa fermare i licenziamenti – conclude la lettera – e che non sia ricordato nella storia Calabrese come colui che ha portato alla fame migliaia di lavoratori calabresi che non potranno non rivolgersi alle Istituzioni per poter sopravvivere causando danni alle casse dello Stato già abbastanza sofferente. Chiediamo lavoro e non sussidi. Il lavoro in Sanità c’è per tutti: per gli idonei, per i precari per i somministrati in cooperativa e non solo c’è anche per nuovi concorsi. Perché in dieci anni di commissariamento e di blocco delle assunzioni hanno di fatto abbattuto servizi e posti letto per poter far fronte alla carenze ahimè consolidate e che il servizio sanitario aspetta da un decennio per poter riattivare servizi e magari progettare nuove prestazioni affinché si cerca di arrestare la massa che cerca salute fuori regione. Non ci fermeremo. Siamo pronti a nuove proteste e nuove iniziative più incisive. Noi non vogliamo sopravvivere ma vogliamo vivere.

Firmato
I lavoratori EX Operatori Socio Sanitari in forza alla Coopservice e Multiservice presso L’azienda Ospedaliera di Cosenza, Mariano Santo e Rogliano

 

 

https://www.quicosenza.it/news/calabria/316246-sanita-cotticelli-autorizza-429-assunzioni-74-allasp-di-cosenza-64-allannunziata

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