Il Dottor Riccardo Borselli, responsabile della centrale operativa del 118 di Cosenza, interviene sull’aggressione subita da un operatore sanitario durante il suo turno di servizio: “servono misure importanti di protezione e prevenzione da implementare per eliminare o ridurre il rischio”
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COSENZA – “Si è trattato di un episodio grave – scrive il Dottor Borselli – che ha coinvolto un medico che stava facendo il proprio lavoro (qui la notizia). Episodi come questo purtroppo non sono isolati. Auspico che chi di dovere prenda i dovuti provvedimenti per fare in modo che spiacevoli episodi come questo non abbiano più a verificarsi. Nella storia del Servizio emergenza-urgenza 118, non si contano gli episodi di atti violenti, commessi da utenti nei confronti dei medici, infermieri ed autisti a cui si erano rivolti per ricevere assistenza”.
“Il Ministero della Salute – continua – definisce gli episodi di violenza contro operatori sanitari “eventi sentinella” in quanto segnali della presenza nell’ambiente di lavoro di situazioni di rischio o di vulnerabilità che richiedono l’adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori. Recentemente la Ministra Grillo con l’approvazione in via definitiva del Decreto legge in materia di sicurezza per medici e operatori sanitari durante l’esercizio delle loro funzione ha posto le basi verso una maggiore tutela degli stessi. Infatti sono state introdotte pene più severe e un Osservatorio Nazionale per monitorare la situazione. Se il legislatore ci viene incontro con delle norme ad hoc, a noi spetta il compito di studiare in maniera sistematica il problema della sicurezza con l’obiettivo di individuare soluzioni utili a garantire la sicurezza degli operatori”.
“Da tempo uno degli obiettivi prioritari del nostro servizio e prevenire gli atti di violenza. Capita spesso che dal tono utilizzato dal richiedente aiuto durante l’intervista telefonica si intuisca la pericolosità dell’intervento e come da protocollo, in contemporanea con l’invio del mezzo di soccorso, vengono allertate le forze dell’ordine. Da qui – conclude il Dottor Borselli – l’implementazioni di misure che consentano l’eliminazione o riduzione delle condizioni di rischio presenti e l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire gli eventi quando accadono”.
