Calabria
Inviavano finte mail copiando i loghi delle banche ne truffavano i correntisti
Al vaglio le posizioni di 111 persone
REGGIO CALABRIA – Ingegnose truffe ai danni di ignari correntisti. Inviavano e-mail con loghi contraffatti di vari istituti di credito, invitando i destinatari ad inserire i dati riservati per l’accesso ai propri conti correnti in maschere del tutto simili a quelle realmente usate dalle pagine home banking dei loro istituti di credito. Una volta ottenute le credenziali effettuavano bonifici su conti correnti o carte prepagate di loro complici e prelevavano il denaro. Era il modus operandi di una banda sgominata dai carabinieri a Reggio Calabria che ha sottratto circa 171 mila euro a circa 200 persone in tutta Italia.
Cinque le persone arrestate al termine dell’operazione “Fullones” – dal modo in cui venivano appellati coloro che lavavano i tessuti nell’antica Roma – accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio dei proventi illeciti scaturiti dall’accesso abusivo a sistema informatico o telematico, dalla detenzione e diffusione abusiva di codici d’accesso a sistemi informatici o telematici e dalla frode informatica. L’indagine, condotta dai carabinieri della Stazione di Reggio Calabria – Principale e coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Nunzio De Salvo della procura diretta da Giovanni Bombardieri, è iniziata nel luglio 2017, quando è stato deciso di approfondire in maniera omogenea ed unitaria decine di denunce che pervenivano da numerosi comandi dell’Arma di tutta Italia.
Dagli accertamenti è emerso che i conti e le carte su cui venivano effettuati i bonifici appartenevano a persone residenti a Reggio Calabria. L’input decisivo è venuto l’11 luglio 2017, i carabinieri di Arese in provincia di Milano hanno informato i colleghi reggini di una sottrazione illecita di 9.300 euro accreditati su di un conto attivato a Reggio, già in parte prelevati. Dai filmati interni della banca, i carabinieri sono risaliti a Luca Adornato, di 40 anni. Quindi hanno ricostruito il modus operandi della banda. Da identificare chi predisponeva e inviava le false mail. E’ emerso anche che la banda reclutava complici disponibili, dietro il pagamento di 100 euro, ad attivare una carta prepagata o un conto corrente, o a mettere a disposizione i propri già attivi, per far accreditare le somme prelevate.
Al vaglio degli investigatori ci sono le posizioni di 111 persone. Tra gli arrestati figurano anche due persone catturate in un’altra operazione condotta stamani dai carabinieri reggini contro un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti. Questa seconda indagine, che ha portato all’arresto di 15 persone, è stata condotta dai militari dalla Stazione di Reggio Calabria-Rione Modena e coordinata dal pm Gianluca Gelso. La banda trafficava e spacciava marijuana, eroina e cocaina utilizzando un locale nel centro da ristrutturare e adibire a sala giochi e circolo ricreativo. L’elemento comune alle due inchieste, Francesco Lonano, di 51 anni, di Parghelia è indicato come il capo della banda di trafficanti e secondo l’accusa in più occasioni ha aggredito o minacciato con una pistola i partecipi del sodalizio, perché insolventi rispetto alle “partite” di droga a loro assegnate.
Immagine di repertorio
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