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Omicidio Vangeli, Prostamo intercettato: “Quello non dice niente perchè sa che lo ammazzo”

Calabria

Omicidio Vangeli, Prostamo intercettato: “Quello non dice niente perchè sa che lo ammazzo”

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Brutalmente ucciso, stordito e messo in un sacco, poi gettato nel fiume per una donna. Antonio Prostamo indagato insieme a tre persone per l’omicidio del 26enne

 

VIBO VALENTIA – L’arresto di Antonio Prostamo, 30 anni, di San Giovanni di Mileto è di pochi giorni fa, ma insieme a lui, nella rete degli indagati ci sono finite almeno altre tre persone: il fratello Giuseppe di 33 anni, già detenuto per altri reati e accusato di concorso in omicidio; Fausto Signoretta, 28 anni di Ionadi, per favoreggiamento e Alessio Porretta di 23, ritenuto complice del delitto. Ma c’è anche Alessia Pesce, 20 anni, di Mesiano di Filandari, la ragazza contesa. Lei è indagata per false dichiarazioni rilasciate al pubblico ministero in quanto avrebbe reso “false affermazioni o taciuto in tutto o in parte ciò che sapeva intorno ai fatti sui quali veniva sentita. In particolare, riferiva – in contraddizione con le dichiarazioni rese nel verbale di sommarie informazioni testimoniali del 10 ottobre 2018 – che nell’agosto 2018 tra lei e Francesco Vangeli non vi erano stati rapporti sessuali e di non aver subito maltrattamenti o percosse da Antonio Prostamo”.

Sarebbe stato Porretta, essendo “amico” della vittima a condurla a casa dei Prostamo con la scusa del mobiletto in ferro battuto ma “consapevole delle intenzioni dei due fratelli”. Anche Signoretta amico di Francesco Vangeli avrebbe cercato “di sfruttare i propri collegamenti con la famiglia Mancuso di Limbadi per mediare con i Prostamo nel tentativo di placare gli animi”. Anche Fausto Signoretta è accusato di essersi recato la notte dell’omicidio a San Giovanni di Mileto, ma in un momento temporale differente rispetto a Vangeli ed a Porretta. In tale occasione sarebbe stato aggredito fisicamente dai Prostamo al fine di cacciarlo dalla loro abitazione”.

Tra le decine di conversazioni intercettate dagli inquirenti, Antonio Prostamo in un’occasione parla con due persone e le manda a controllare se il fucile è ancora nascosto nel pozzo. Poi parlando di un altro soggetto spunta la frase “quello non dice niente perché sa che lo ammazzo“. I due soggetti si chiamano “Nicola e Saverio” e su questi due nomi ora gli inquirenti stanno focalizzando le indagini perchè potrebbero essere a conoscenza di ulteriori dettagli insieme al terzo uomo citato, tale Fabrizio. Le indagini dunque non sono affatto concluse, anche perchè il corpo di Francesco Domenico Vangeli non è stato ritrovato e sono ancora molti i punti da chiarire.

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