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Acri, mistero sul suicidio di un pensionato

ACRI – Un suicidio senza perchè. La notizia del suicidio di D. V., 55enne di Acri, toltosi la vita in un casolare di Chimwnto, popolosa contrada del grosso centro della Media Valle del Crati, ha lasciato parenti, amici e conoscenti del pensionato sbigottiti. Anche i carabinieri della locale stazone, diretti dal

maresciallo Roberto Luciani, intervenuti sul posto, in collaborazione ai detective della Compagnia di Rende, coordinati dal capitano Luigi Miele, stanno cercando di capire il motivo di un gesto, al momento inspiegabile. Le testimonianze raccolte sul pensionato, raccontano di una persona trasparente, ben voluta da tutti, con tanti interessi e senza, almeno apparentemente, problemi di natura economica o di salute. L’uomo, seondo le testimonianze di chi l’ha visto per ultimoi, si sarebbe recato in visita da alcuni parenti. Poi, non si sa ancora perchè, qualcosa ha mandato in tilt l’interruttore nevralgico della sua psiche, facendogli mettere in atto l’estremo gesto. Tanto la casa, tanto l’auto del pensionato, sono stati ispezionati a lungo. Dal controllo non è emerso alcun indizio utile. Nessuna lettera, nessun biglietto d’addio, nessun dettaglio per spiegare il perchè di questa sua scelta di farla finita. I carabinieri l’hanno anche perquisito nelle tasche, senza, anche in questo caso, trovare nulla. Una dettagliata informativa sull’accaduto è stata trasmessa al procuratore capo della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri. La procura sarebbe intenzionata a disporre l’esame autoptico, anche per capire se la morte del pensionata è stata istantanea o meno. Tra le tante ipotesi investigativa, si fa largo il sospetto che il killer del 75enne potrebbe essere stata una forma di depressione mascherata.

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