La settimana decisiva in vista del ballottaggio si è aperta con il solito botta e risposa tra Marcello Manna che accusa Sandro Principe di accordi di potere e poltrone, e il candidato riformista che nel frattempo ha incassato il sostegno di Tursi Prato e chiede l’appoggio a Talarico e De Rose.
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RENDE (CS) – Si è aperta una settimana decisiva per il futuro di Rende. Al ballottaggio di domenica 9 giugno i rendesi sceglieranno chi, tra il sindaco uscente Marcello Manna (a caccia della riconferma) o l’ex assessore regionale (a sua volta già sindaco di Rende) Sandro Principe, guiderà per i prossimi 5 anni l’amministrazione comunale. Nel 1 turno Manna ha ottenuto 6.870 voti pari al 31,46% dei consensi. Un vantaggio di poco più di 1.080 voti rispetto al candidato dei riformisti che ha ottenuto 5.784 voti pari al 26,48% (qui tutti i dati). Ma al ballottaggio, si sa, tutto può cambiare e la partita è assolutamente aperta da una parte e dall’altra. Per questo si va a caccia di alleanze, si cerca di incassare qualche voto con il supporto di questo o quel candidato sui punti del proprio programma elettorale, si esortano i cittadini a non disertare le urne, ma sempre più spesso si finisce per litigare con il solito scambio di accuse.
Manna: “Principe dica la verità… c’è accordo con Ponzio“
Anche oggi, immancabile, è arrivato il solito botta e riposta tra i due candidati. Per Marcello Manna Sandro Principe è alla ricerca di alleanze solo per spartire potere e poltrone: “non capisco perché Sandro Principe non voglia dire la verità e cioè che ha un accordo con Gianfranco Ponzio, che prevede spartizioni di potere e di poltrone – scrive il sindaco in una nota– Forse Principe ha l’imbarazzo di condividere un accordo con quello stesso gruppo che definiva ascari che vogliono trasformare Rende come via Popilia. Parole che oggi vengono smentite da un afflato che farà ancora di più perdere consensi a Principe. I rendesi – conclude Manna – non vogliono essere più sudditi, né tantomeno essere amministrati da chi pensa solo al potere personale e ha provocato danni che sono sotto gli occhi di tutti, dalla sanità pubblica regionale ai servizi. La nostra campagna elettorale ,invece, non mira a spartizioni di poltrone, ma è’ basata sulla condivisione, con i cittadini, di un progetto concreto sul futuro della città”.
Rende al Centro: “mistificazioni del candidato Manna”
Alle parole di inciuci e accordi ha riposto per prima la lista Rende al Centro di Mimmo Talarico con una dura nota di Valerio Cavalieri, delegato di lista “abbiamo appreso che il Sindaco Manna è molto nervoso e incomincia a dare i numeri. Ha avuto un risultato deludente, non ha preso i voti delle sue liste essendone ampliamente al di sotto, non avendo argomenti da rendersi credibile nella pubblica opinione rendese che col voto lo ha fortemente penalizzato va alla ricerca di inutili e fantasiosi pretesti. Inventa patti di potere inesistenti con uomini della nostra lista ben sapendo che quegli stessi uomini che lui oggi critica e infanga tre anni fa hanno rinunciato a ben due assessorati e alla presidenza del Consiglio perché non condividevano assolutamente il modus operandi dell’attuale candidato a Sindaco Manna. Quelle stesse persone, ma Manna ha la memoria corta, lo hanno candidato, commettendo un grave errore, anche alla carica di Presidente della Provincia. Il risultato, a causa delle deficienze di Manna, non fu lusinghiero. Oggi Manna vorrebbe rifarsi una verginità che non può assolutamente avere perché la sua amministrazione comunale, a causa del suo peregrinare un po’ a destra, un po’ a sinistra con ripetuti cambi di casacca, ha portato Rende ad un declino irreversibile. La lista Rende al Centro, risultando la prima della coalizione con 1900 voti circa, ha sostenuto alla luce del sole Talarico, persona seria per bene e onesta. Questi sono i dati, Manna, e non sono contestabili. Se poi il Presidente della nostra coalizione Domenico Talarico, unico deputato a trattare, troverà dei punti di incontro sul piano politico, amministrativo e sociale con il candidato Principe, noi, lealmente, riuniremo la nostra coalizione e decideremo il da farsi. Questa è la sacrosanta verità. Ad oggi da quello che si è visto in giro, gli unici interessati alle poltrone e alla costruzione di nuovi palazzi sono quelli che sorreggono e hanno sorretto la candidatura di Manna con scarsissimi risultati“.
Liste Principe “Manna chiama i rendesi sudditi offendendo i cittadini”
Arrivano in successione le dichiarazioni delle liste a sostegno di Sandro Principe che attaccano Manna “il sindaco uscente non ha argomenti, per questo in questa fase finale della campagna elettorale ha dismesso i panni dell’avvocato educato e su un paio di argomenti ha abbassato tragicamente i toni. Manna chiama i rendesi “sudditi” offendendo i cittadini che per 30 anni, ed ancora oggi in questa campagna elettorale, hanno scelto e scelgono Sandro Principe, insulta i rendesi che nutrono sentimenti di stima ed affetto nei confronti di una personalità politica ed istituzionale che ha dato tanto a questa città. Manna getta fango su una storia di cui non fa parte e che dimostra di non conoscere. E così facendo manca di rispetto a tutti quei cittadini che si sentono di far parte di questa storia“.
Laboratorio Civico: “è Principe che ha offeso per 40 anni i rendesi”
Immediata la replica del Laboratorio Civico “Sandro Principe per 40 anni ha offeso e vilipeso i cittadini rendesi, che per lui erano sudditi. Li ha sempre trattati come tale e anche oggi continua a farlo. La sua arroganza non ha limiti e non si ferma dinanzi a niente. Si è alleato con Ponzio per tornare al potere e vendicarsi su quelli che, giustamente, dopo 40 anni, non lo hanno votato. I rendesi sono stanchi di lui, un personaggio che divide, crea conflitti, guerre, che considera Rende :”Cosa sua”. Per questo sarà bocciato”
Sandro Principe: “siamo riformisti, dialoghiamo con colazioni affini alle nostre”
Infine le parole di San Principe che dopo aver incassato il sostegno di Sergio Tursi Prato strizza l’occhio a Mimmo Talarico e Massimiliano De Rose “siamo riformisti, espressione di una sinistra di governo ed in questi giorni, ottenuto il sostegno dell’amico Sergio Tursiprato, stiamo dialogando anche con le altre coalizioni dove ci sono culture affini alla nostra. Mi riferisco chiaramente al candidato Mimmo Talarico, agli amici del movimento Noi, Massimiliano De Rose e agli altri riformisti. Già in campagna elettorale, per la verità, con alcuni ci siamo trovati in sintonia sui temi più importanti come il lavoro, il welfare spinto, la necessità di una sanità efficiente sul territorio, sul nuovo ospedale, la metropolitana, sul rafforzamento della città nell’area urbana, compreso il problema della raccolta dei rifiuti.”
“Abbiamo fatto un appello al mondo progressista e riformista che ha una visione evolutiva della società disposte a sostenere ed a integrare in termini migliorativi il nostro programma e con cui ci auguriamo di raggiungere un’intesa politica. E’ chiaro che, in caso di vittoria, – conclude Sandro Principe – terremo conto di queste sensibilità, mettendo in campo un governo in cui ci sia una ricomposizione unitaria del mondo riformista, progressista e del mondo della sinistra“.
