Provincia
Stabilizzazione lsu ed lpu: la commissione non ha disertato. Era solo un disguido
Si parla del futuro di ottanta precari e di altrettante famiglie. Si doveva parlare della problematica legata al processo di stabilizzazione
CASSANO – Stabilizzazione lsu ed lpu: la commissione pare non abbia disertato la riunione con i sindacati. Era solo un disguido. La Commissione straordinaria ha fatto sapere, infatti, che a causa di un disguido nella comunicazione non ha partecipato all’incontro in Prefettura. Si doveva parlare della problematica legata al processo di stabilizzazione degli lsu ed lpu. Appurato l’equivoco, la Commissione ha manifestato la disponibilità ad incontrare già nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali di categoria e la rappresentanza sindacale unitaria, per fare il punto della situazione riguardante sia il personale precario che la dotazione organica esistente. Il tutto per programmare le possibili iniziative da intraprendere, per ottimizzare l’organizzazione dei servizi da erogare alla collettività, compatibilmente con le disponibilità finanziarie. «Lo stupore – scrivono i sindacati Cisl, Cgil e Uil (area Funzione pubblica) – non rende bene la situazione che si è paventata nella mattinata di ieri negli uffici della Prefettura, quando alla presenza di dirigenti sindacali e di rappresentanti dei lavoratori, l’amministrazione comunale di Cassano non ha inteso partecipare al tentativo di conciliazione, appositamente convocato dal Prefetto di Cosenza, Paola Galeone». I sindacati, senza mezzi termini, parlano di «uno sgarbo consumato nei confronti dei lavoratori che, quasi certamente, non ha precedenti, se non per il mancato rispetto istituzionale che si deve al rappresentante del Governo in Provincia di Cosenza». Si parla del futuro di ottanta precari e di altrettante famiglie. «Si è manifestata palesemente – continuano i rappresentanti – la volontà a non precedere ad alcuna redazione di un minimo piano di stabilizzazione che desse speranze concrete ai lavoratori; certamente non ci saremmo aspettati, però, che si sottraessero al confronto civile e istituzionale previsto per la giornata di oggi». «Ai Commissari – chiudono i sindacati – teniamo a dire che i lavoratori non saranno lasciati da soli e che la giornata di oggi è stato solo il fischio d’inizio di una partita che sarà giocata fino alla fine, nel rispetto delle prerogative di ognuno, ma soprattutto in difesa del sacrosanto diritto alla conservazione del posto di lavoro».
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