Provincia
Pd, Guglielmelli e Cassano. Tre son troppi e qualcuno resta al palo
«Guglielmelli non ha titoli di parlare a nome del Pd: se avesse un po’ di sensibilità politica dovrebbe zittire e mettersi da parte»
CASSANO ALL’IONIO – Pd, Guglielmelli e Cassano. Tre son troppi e qualcuno resta al palo. Non c’è mai stata sintonia tra Cassano e Guglielmelli. Ed è iniziato tutto con il commissariamento del Pd cittadino, anzi, soltanto di una parte. L’altra, quella buona, faceva capo all’ex sindaco. Vittorio Martucci dirigente cittadino e provinciale del Pd si scaglia contro il segratario Pd Guglielmelli: «Guglielmelli non ha titoli di parlare a nome del Pd: se avesse un po’ di sensibilità politica dovrebbe zittire e mettersi da parte. Il Pd in queste elezioni amministrative è stato cancellato dalla competizione elettorale soprattutto nei grossi comuni. Infatti nei tre comuni dove si vota con il sistema proporzionale (Rende, Corigliano-Rossano e Montalto) il Pd è spappolato in mille rivoli: il simbolo del partito è stato archiviato è viene custodito gelosamente da Gugliermelli». Martucci, inviperito, fa riferimento anche alle infiltrazioni mafiose a Cassano: «Quanto alle infiltrazioni mafiose e allo scioglimento del consiglio comunale di Cassano, ricordo al segretario Guglielmelli, che fa finta di dimenticare che il Pd ha svolto un ruolo determinante in merito allo scioglimento di Cassano. È del Pd il rigoroso ed intransigente Ministro degli Interni Marco Minniti, è del Pd il Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi è del Pd il Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni che hanno deliberato una misura straordinaria come lo scioglimento del comune, davanti a gravi ed inequivocabili elementi contestati al sindaco di Cassano, nonostante, secondo alcune voci, le forti pressioni politiche ricevute degli alleati Socialisti. Il segretario Guglielmelli che ha indossato i panni di difensore d’ ufficio per chi è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, sa di mentire e mente volutamente quando afferma che la magistratura ha già accertato le estraneità del sindaco sciolto per mafia, in quanto ad occuparsi di consigli comunali sciolti, sono i Tribunali Amministrativi (Tar Lazio – Consiglio di Stato Lazio)». Non mancano le considerazioni sui commissari Mario Muccio, Roberto Pacchiarotti e Rita Guida: «I commissari ministeriali sono dei servitori dello Stato che vengono mandati nei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose per riportare la legalità eliminando i virus infettanti. Sicuramente dopo il lodevole lavoro svolto dai commissari le future amministrazioni troveranno un Comune “messo a posto”, più efficiente grazie ai numerosi regolamenti approvati che prima non esistevano. L’opera meritevole dei commissari si nota anche attraverso i vari concorsi espletati; è da ascrivere il loro lavoro anche l’avvio della raccolta differenziata. Infine è di pochi giorni fa, l’approvazione degli equilibri di bilancio chiuso con un avanzo di gestione già vincolato che servirà per la realizzazione di alcune opere, nonostante i pagamenti di molti debiti arretrati». A Cassano pare esserci un Guglielmelli di troppo, ma non è una novità.

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