I lavori dovevano essere terminati a maggio, ma a fine aprile non sono nemmeno iniziati. E la Commissione di vigilanza chiede risposte immediate
VILLAPIANA – Il viadotto Saraceno resta chiuso e Iacucci dimentica le promesse fatte. Un vero e proprio muro di gomma contro l’interruzione della viabilità sul viadotto Saraceno, una situazione che procura ogni giorno danni economici considerevoli al territorio dell’Alto Jonio. La Commissione di vigilanza sui lavori del viadotto Saraceno, istituita a Villapiana allo scopo di monitorare e sollecitarne la riapertura, ha accelerato ed ottenuto un sopralluogo sul posto con l’ingegnere incaricato della Provincia di Cosenza. Ilaria Costa, presidente della Commissione di vigilanza di Villapiana ha suggerito ed ottenuto il cambio della segnaletica con l’utilizzo di un percorso alternativo che ha parzialmente risolto le problematiche più urgenti inerenti al danno per le attività commerciali presenti sul tratto viario interessato. «Abbiamo chiesto ed ottenuto – parla la Costa – un incontro istituzionale ed ufficiale con il presidente della Provincia Iacucci, che si era personalmente impegnato per l’immediato avvio dei lavori e riapertura del ponte entro il mese di maggio 2019. Nonostante ciò ci siamo trovati, ancora una volta, a scontarci con l’inerzia e la superficialità della macchina burocratica provinciale, che ci appare immobile, in più di una declinazione del termine».
Insomma, la bugia c’è ed anche grossa. Iacucci aveva promesso che il ponte sarebbe stato riaperto a maggio. Ma i lavori non sono nemmeno iniziati. «Promettere la riapertura di un tratto di strada non basta ad un territorio che soffre un effettivo disagio, che si ripercuote fortemente sui cittadini, in particolar modo sui commercianti. È necessario conoscere le motivazioni per cui mesi fa è stata posta come data necessaria per la riapertura del viadotto la fine del mese di maggio. Quali sono gli impedimenti burocratici in atto? Come possiamo contribuire per superarli? Queste le domande. Attendiamo le risposte».