L’area urbana potrebbe diventare come Matera grazie alla presenza delle tracce di tutte le civiltà storiche. Rende nei prossimi giorni riceverà 60 opere di artisti di fama internazionale
RENDE (CS) – «Proporremo, al prossimo bando, la candidatura univoca delle città di Cosenza e Rende a capitale della cultura europea». Lo afferma il Sindaco di Rende, Marcello Manna. Le due città hanno un patrimonio culturale, artistico e scientifico che rappresenta un unicum nel Mezzogiorno e che deve diventare motivo di sviluppo per tutto il comprensorio. Come arricchimento della nostra dotazione culturale, peraltro, il 4 maggio la Città di Rende riceverà sessanta opere di fama internazionale. «Seguendo l’esempio di Matera e Plovdiv – afferma il sindaco Manna – l’area di Cosenza – Rende avrebbe tutti i requisiti per ambire a questo prestigioso riconoscimento. La presenza delle tracce di tutte le civiltà storiche, la testimonianza dell’arte contemporanea, un’università che è centro di ricerca e di sperimentazione all’avanguardia sono fattori che possono tranquillamente dare dignità a una candidatura che formalizzeremo non appena si apriranno i relativi termini dei bandi nazionali. Per la Calabria sarebbe uno straordinario volano di crescita sostenibile e turistica e confidiamo di poter avere un sostegno ampio per un’idea che non è avveniristica e che impegnerà le future generazioni».
«La proposta del sindaco Marcello Manna di candidare Cosenza e Rende come capitale europea della cultura sposta il dibattito su grandi temi e supera 60 anni di campanilismo sterile». Lo afferma Laboratorio Civico. «Si tratta di una proposta eccezionale che tutte le forze istituzionali e sociali devono poter raccogliere, giacché valorizza le bellezze di Cosenza e Rende che, insieme, rappresentano una risorsa straordinaria per la Calabria. Cosenza e Rende, circondate da un Ateneo tra i più importanti del Mezzogiorno – si legge nella nota – hanno arricchito ulteriormente la loro offerta culturale, dal Planetario, al Parco Acquatico, dalle donazioni Bilotti agli interventi di rigenerazione che saranno compiuti con Agenda Urbana. Un asse metropolitano che può ambire a diventare punto di riferimento per la regione così com’è stata Matera – aggiunge Laboratorio Civico – e che può dare lustro a una regione in gravi difficoltà».
