Salute & Bellezza
Alimentazione e stitichezza, piccoli consigli che fanno bene alla salute
La stitichezza è caratterizzata dalla necessità di fare intensi sforzi per evacuare, dalla sensazione di svuotamento non completo del retto e dalla presenza di uno stimolo che risulta però improduttivo.
COSENZA – Alimentazione e stitichezza: le cause del disturbo sono tantissime e individuarle non è sempre semplice.In linea generale, la stitichezza è causata da una progressione alterata delle feci nel colon e nel retto, che può dipendere da un problema meccanico o funzionale. In realtà, i casi di stipsi riconducibili alla presenza di un reale problema del colon sono la minoranza; il più delle volte, infatti, la stitichezza è provocata da abitudini scorrette, quali una dieta sbagliata o uno stile di vita troppo sedentario. La prima e fondamentale regola della dieta contro la stitichezza consiste nel bere molta acqua, non meno di due o tre litri al giorno. È inoltre importante aumentare l’apporto di fibre alimentari, sempre però ricordando di accompagnarle a un’assunzione corretta di liquidi (preferibilmente acqua), altrimenti si rischia di peggiorare la situazione.Cause della stitichezza possono essere: alimentazione povera di acqua, fibre e minerali, nonché ricca di alimenti raffinati, o processati, zuccheri, carni rosse, formaggi; stress fisico o emotivo, che blocca i processi digestivi e peristalsici; mancanza di attività fisica; malattie a carico del sistema digestivo. L’alimentazione è la prima causa, ed è anche il primo elemento su cui interveniroiché dobbiamo nutrirci tutti i giorni, è facile poter aggiustare le nostre ricette da inserire in una dieta per la stitichezza.
Facciamo qualche esempio di ricetta contro la stitichezza:
Crema di riso dolce: la crema di riso è uno dei più efficaci rimedi della macrobiotica. Qui la ricetta in versione dolce, da consumare a colazione.Ingredienti per 2 persone: 1 tazza di riso integrale biologico; 7 tazze di acqua; 1 mela; 2 cucchiai di uvetta; la punta di un cucchiaino di prugna umeboshi. In una pentola a pressione mettete il riso ben lavato e l’acqua. Cuocete a fuoco basso per due ore, aprite e mettete l’umeboshi, la mela sbucciata e tagliata a pezzetti e le uvette precedentemente rinvenute in acqua. Mescolate, chiudete il coperchio e lasciate poi riposare per un’altra ora.Quando la crema di riso sarà pronta frullate il tutto con un frullatore ad immersione e servitela calda o fredda, a seconda dei vostri gusti.

Zuppa di porri: ricchi di fibre, sali minerali e vitamine, hanno proprietà lassative e, qualora la mucosa intestinale risultasse irritata, non ne peggiorano la situazione. Il miSmoothie kiwi, limone e aloe veraI frullati permettono di triturare le fibre della frutta e della verdura, rendendole più digeribili e utili in caso di disfunzioni intestinali. Le qualità lassative dei kiwi sono ormai riconosciute. Preparare uno smoothie di kiwi, limone e succo di aloe vera amplifica le qualità riequilibranti dei due frutti e lassative dell’aloe.Prepararlo è molto facile: si sbucciano due kiwi maturi, si tagliano a pezzetti, si aggiunge il succo di un limone e un cucchiaio di aloe vera. Si mette tutto in un frullatore e si aggiusta di acqua a seconda dei propri gusti rispetto la consistenza. Consumato a colazione purifica e stimola la peristalsi.

La raccomandazione è quella di assumere almeno una porzione di verdura ad ogni pasto, cotta o cruda. Tra le verdure cotte, preferibilmente lessate o cucinate al vapore, privilegiare spinaci, zucchine, broccoli e cavolfiori (da consumarsi con moderazione in caso di meteorismo, aumentando a poco a poco le dosi), fagiolini, melanzane e carciofi consumare ogni giorno 2-3 frutti di medie dimensioni, scegliendo soprattutto tra kiwi (al mattino a digiuno), pere, albicocche, fichi e prugne. Quando possibile mangiare la frutta con la buccia, o in alternativa cotta a cena, includere un piatto in brodo o un minestrone di verdure, anche passato alternare i cerali raffinati, quali pane, pasta e riso, con quelli integrali consumare almeno due volte a settimana i legumi. In caso di meteorismo preferirli passati o centrifugati includere nella propria dieta, ogni giorno, una porzione di yogurt o di latte fermentato aumentare l’apporto di liquidi a almeno 1.5-2 litri al giorno, bevendo preferibilmente acqua oligominerale naturale ma anche tisane o brodo limitare l’assunzione di alcool, tè e caffè (benché uno al mattino aumenti i movimenti intestinali) evitare i formaggi fermentati, i fritti e i grassi di origine animale. In caso di diverticolosi non complicata (formazione di piccole sacche di mucosa intestinale, specie nel sigma) la dieta va mantenuta libera; in caso di infiammazioni dei diverticoli (diverticolite), vanno limitati il consumo di: verdure filamentose (sedano, finocchi, fagiolini con il filo) frutta e verdura contenenti i semini (uva, fragole, kiwi, frutti di bosco, pomodori) bucce di legumi (da consumarsi passati o centrifugati).

Oltre a seguire una dieta corretta, è importante regolamentare anche il proprio stile di vita. Mangiare ad orari regolari, senza saltare i pasti e masticando lentamente (una eccessiva introduzione di aria potrebbe causare aerofagia o meteorismo), avere una regolare routine nell’utilizzo della toilette (possibilmente subito dopo uno dei pasti principali) può aiutare a stimolare la funzionalità intestinale. Qualora, nonostante l’adozione di norme dietetiche e comportamentali corrette, non si ottengano risultati soddisfacenti, si può ricorrere ai lassativi dietro prescrizione medica.
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