L’idea del cantante neomelodico Gianni Live con un brano, accompagnato anche da un videoclip pubblicato su YouTube, dedicato ai detenuti del processo “Aemilia”
REGGIO EMILIA – Una canzone dedicata ai detenuti del processo “Aemilia”, la più grande inchiesta contro la ‘ndrangheta radicata nel Nord Italia. Un attacco frontale ai pentiti con la solidarietà ai detenuti e alle famiglie contro chi “ha ‘mmescato ‘a bugia ccu ‘a verità” (ha mischiato la bugia con la verità).
L’idea di un brano musicale è del cantante neomelodico Gianni Live e il brano, accompagnato con un videoclip pubblicato su YouTube, si chiama “Pe’ guagliune ‘e l’Aemilia” (Per i ragazzi di Aemilia). La notizia è stata pubblicata oggi sull’edizione cartacea del “Quotidiano del Sud” ed è destinata ad alimentare polemiche. Il testo, d’altronde, è molto esplicito: “Nui ca ci mettimmu ‘o core dinta ‘e lettere… arret’ a ‘sti cancelli pensann’ ‘a libertà” (Noi che mettiamo il cuore dentro le lettere… dietro a questi cancelli pensiamo alla libertà), quindi l’attacco al processo: “Ppe colpa d’u pentito nui stamm’a pavà… int’a stu processo Aemilia ‘ncuollo a nui hanno raccuntato nu par ‘e strunzate… c’hanno cundannat’” (Per colpa di un pentito noi stiamo pagando… dentro a questo processo Aemilia addosso a noi hanno raccontato un paio di stronzate…ci hanno condannato).
Esplicite anche le immagini del video presenti sul portale YoutuTube, con la sentenza del processo e la reazione dei familiari dei detenuti condannati, quindi le immagini dell’operazione con cui i Carabinieri chiusero il cerchio, a gennaio 2015, intorno ad oltre trecento persone accusate di aver fatto parte di un’organizzazione criminale, capeggiata dal boss di Cutro (Kr) Nicolino Grande Aracri, che spadroneggiava su mezza Calabria, parte dell’Emilia e della Lombardia e aveva ramificazioni all’estero. Le canzoni per i detenuti non sono una novità nella “discografia” della malavita, ma il testo di questo nuovo brano appare più esplicito e diretto.
