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Cosenza, violenza sessuale su minore: sentita la vittima e l’amico autistico

La minore stava recandosi in stazione per prendere un treno e arrivare a Paola dove l’attendeva il fidanzato. L’uomo l’avrebbe costretta a seguirlo nei sotterranei

 

COSENZA – Sentita oggi la vittima 14enne che ha ripercorso i momenti in cui è stata vittima di un violenza sessuale il 7 settembre del 2018 nei sotterranei della stazione di Vaglio Lise a Cosenza. L’udienza in composizione collegiale e presieduta dal giudice Carpino si sta svolgendo a porte chiuse. Oltre alla 14ennne, vittima di violenza è stato sentito anche l’amico 17enne affetto da autismo che quel giorno avrebbe assistito agli abusi da parte del 40enne Francesco Mazzei accusato di atti sessuali su minore, sequestro di persona e rapina. Più in particolare Mazzei è accusato di aver compiuto atti sessuali nei confronti della 14enne, consistiti nel palpeggiarla ai seni, ai glutei, nell’abbassarle i pantaloni, nel – dopo avere indossato un profilattico – averla penetrata ed avere avuto un rapporto sessuale completo alla presenza di un altro minore

Durante l’escussione i due ragazzi hanno ricevuto l’ausilio di un neuropsichiatra infantile. Il ragazzo autistico ha confermato quello che aveva già dichiarato nelle sommarie informazioni specificando che due episodi li avrebbe inventati. Queste nuove affermazioni avrebbero trovato riscontro con le dichiarazioni rese dalla vittima. In pratica il 17enne, sentito a sommarie informazioni subito dopo gli avvenimenti accaduti a settembre del 2018 aveva affermato di essere stato in quel posto insieme all’amica 14enne altre due volte. Oggi in aula ha dichiarato di avere inventato di essere stato in quel luogo. Ha dichiarato anche che il 40enne lo conoscevano di vista: era un personaggio strano, era ubriaco ed avevano paura. Ha confermato che entrambi hanno seguito l’uomo nei sotterranei; ha confermato i palpeggiamenti sulla ragazza al seno ed al sedere e  che sono stati costretti a stare in quel posto per oltre mezz’ora. Confermato anche i soldi presi dal 40enne dalle tasche della ragazza.

La minore è stata sentita dalla pubblica accusa per oltre due ore, cercando di capire se i fatti dichiarati corrispondessero alla verità. La vittima ha ricostruito i fatti aggiungendo ulteriori particolari che non aveva reso all’inizio, spiegando di non averlo riferito ai carabinieri perchè era sconvolta e perchè non gli era stato chiesto.

La vittima è rappresentata parte civile dall’avvocato Chiara Penna mentre l’imputato, Mazzei è difeso dall’avvocato Pierpaolo Principato.

IL FATTO

Il 7 settembre 2018 intorno alla 12.30 nei parcheggi sottostante la stazione dello Stato a Vaglio Lise si sarebbe consumata una violenza sessuale ai danni di una mionore da parte di Francesco Mazzei, 40 anni, senza fissa dimora con precedenti penali. La ragazza si trovava su un pullman insieme ad un amico, anche questo minore, 17enne, e affetto da autismo, ed era diretta in stazione ferroviaria per prendere un treno che l’avrebbe ricongiunta al fidanzato, a Paola. Sul pullman la minore sarebbe stata infastidita dal 40enne. Impaurita avrebbe chiamato il fidanzatino al telefono che l’attendeva a Paola lasciando aperta la comunicazione. Proprio quest’ultimo non sentendo più la ragazza ha allertato i militari dell’Arma che diretti in stazione hanno trovato l’imputato in compagnia della ragazza, dell’amico di questa e di due romeni mentre parlavano. L’uomo su denuncia della 14enne è finito in carcere.

 

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