Calabria
Morta dopo 4 giorni di febbre alta: indagato anche un operatore del 118
Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di due medici, nell’indagine per accertare le cause della morte di Antonia Andali, è finito anche un operatore del 118
CATANZARO – Si allarga l’indagine sulla morte di Antonia Andali, la 32enne di Cropani morta giovedì sorso all’ospedale di Catanzaro dove era stata portata dopo quattro giorni di febbre alta, cui erano seguiti dissenterie e spossatezza. Come anticipato ieri, Il Pm del capoluogo, Stefania Caldarelli, dopo aver valutato la posizione del 118, ha iscritto sul registro degli indagati anche un operatore che avrebbe risposto alle richieste di intervento avanzate dalla famiglia della giovane. Nel registro degli indagati erano già finiti due medici. La Procura indaga per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Antonia Andali, originaria di Botricello, ma residente a Cropani Marina, lavorava in un distributore di carburanti con un bar di proprietà della famiglia ed era mamma di due bambini di 12 e 6 anni
Anche per l’operatore del 118 sono stati ipotizzati gli stessi reati. Emerge che l’ambulanza non fu inizialmente inviata perché la sala operativa ritenne che non era compito del servizio di emergenza gestire una paziente affetta da influenza, mentre poche ore dopo la 32enne è deceduta. Ad avanzare la richiesta di accertare il ruolo del servizio di emergenza 118 nella vicenda, era stato l’avvocato della famiglia di Antonia Andali, Salvatore Iannone. Per questo l’autopsia fissata per ieri era stata rinviata e gli accertamenti autoptici sono stati organizzati per oggi a Catanzaro. Nelle prossime ore, probabilmente domani, si potranno così svolgere anche i funerali della giovane madre.
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