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Combattere il cancro o la malasanità? La replica del direttore sanitario dell’Anmi di Rossano

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Combattere il cancro o la malasanità? La replica del direttore sanitario dell’Anmi di Rossano

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A seguito dell’articolo pubblicato ieri è giunta in redazione la replica a firma del Dott. Carmine Ierardi, Direttore Sanitario ANMI Centro Diagnostico di Rossano, che riportiamo integralmente.

 

COSENZA – “Gentile direttore, mi corre l’obbligo di segnalarle la realtà dei fatti accaduti ancor prima che per una questione professionale, per un’attitudine etica e morale che mi contraddistingue da sempre. I fatti avvenuti nella giornata del 13/02/2019 si sono svolti in maniera diametralmente opposta rispetto a quanto segnalato dal paziente nell’articolo che si riscontra. In sostanza, la nostra apparecchiatura di Risonanza Magnetica, di ultimissima generazione, come tutte le apparecchiature altamente tecnologiche, ha segnalato, nel corso dell’esame del Paziente in questione, la richiesta di assistenza di manutenzione”.

“Ho verificato personalmente le prime immagini dell’esame – scrive il dott. Ierardi – e ho ritenuto di sospendere l’esecuzione dello stesso in quanto, a seguito del messaggio di richiesta di manutenzione da parte dell’apparecchiatura, la buona norma e tecnica prevede che, a tutela del Paziente, venga ripristinata o quanto meno visionata dal servizio di assistenza la macchina e, solo successivamente, si possa procedere eventualmente all’erogazione della prestazione. Avrei potuto continuare l’esame senza garantirne la perfetta qualità, evitando così mistificazioni di quanto realmente accaduto, ma ciò è in netto contrasto rispetto all’etica professionale che profondiamo nelle decine e decine di esami che tutti i giorni eroghiamo all’utenza”.

“La struttura che dirigo ha prontamente, come si evince dalla testimonianza resa dai pazienti, restituito l’impegnativa medica invitandoli a rivolgersi presso altra struttura, tenuto conto dell’impellente esigenza di ottenere il referto diagnostico entro il giorno 22 del corrente mese, tanto in considerazione del fatto che non eravamo a conoscenza dei tempi di intervento da parte del servizio di assistenza tecnica sull’apparecchiatura. Segnalo inoltre, qualora ve ne fosse il bisogno, che la nostra struttura da più anni eroga migliaia di prestazioni annue verso un’utenza ogni anno più numerosa e soddisfatta delle qualità delle prestazioni, contribuendo ad evitare in questo modo i tristemente famosi viaggi della speranza in altre Regioni”.

“Purtroppo – conclude il direttore sanitario – esprimendo il nostro dispiacere per quanto successo, cionondimeno non possiamo esimerci dal far notare che problematiche del genere relativamente ad apparecchiatura si performanti ma al contempo molto “delicate” dal punto di vista tecnologico non sono scevre da problematiche del genere a qualsiasi latitudine e presso qualsiasi struttura ambulatoriale o ospedaliera che sia. Giova evidenziare che, pur non erogando prestazioni in regime di emergenza/urgenza (appannaggio della rete ospedaliera) ma prestazioni in elezione programmata, avremmo senza meno riproposto l’esame al paziente in questione in altra data, se non ci fosse stata l’esigenza di quest’ultimo di averne l’esito in tempi così ristretti. Atteggiamento che è a riprova della serietà e dell’attenzione dell’Azienda nell’erogare prestazioni che siano sempre di qualità, a tutela della salute dei cittadini”.

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