Site icon quicosenza

Il dettagliato piano per il centro storico di Cosenza, del Comitato Piazza Piccola

Un piano dettagliato quello presentato dal Comitato Piazza Piccola nato dall’esigenza di cittadini e residenti di intervenire attivamente per contrastare l’aggravamento del degrado e dell’abbandono che negli anni ha creato una fragilità strutturale e sociale nel centro storico.

 

COSENZA – Un progetto per il recupero del centro storico presentato ieri al sottosegretario Margherita Corrado sulle possibili soluzioni strutturali e sociali dal comitato Piazza Piccola. “A seguito del crollo del palazzo sito in Galeazzo di Tarsia, è emersa con evidenza la gravità della situazione dell’intera area e la relativa pericolosità per la gente che vi abita, conseguenza di una gestione farraginosa e lacunosa delle problematiche del territorio. Proprio per questo il Comitato ha dovuto affrontare la questione non solo ragionando sullo stato attuale del patrimonio immobiliare, ma anche iniziando un percorso di elaborazione che comprendesse i fattori determinanti dello stato di crisi del centro storico, individuando ragioni sociali profonde capaci di incidere in modo altrettanto forte sull’insieme delle problematiche che nel tempo sono diventate croniche. Spopolamento, decentramento degli uffici comunali e non, cementificazione a nord della città, assenza di servizi per giovani, famiglie e anziani; mancata manutenzione e potenziamento dei sottoservizi pubblici e non solo”.

“Ravvisiamo – scrive il Comitato – anche la mancanza di politiche economiche e sociali ad ampio raggio, capaci di ridare dignità ed emancipazione a tutti quei residenti che vivono in condizioni precarie e tese a rendere il territorio un’occasione di sviluppo nel rispetto della sua storia. Per contrastare questa situazione il comitato si è adoperato nella costruzione di una rete fra diverse realtà sociali agendo su diversi aspetti: ne sono conseguenza un lavoro d’inchiesta realizzato in maniera autonoma dalla associazione “Pangea” che ha dato vita ad una mappatura di tutti i fabbricati del centro storico che presentano fragilità strutturali redigendo delle schede tecniche sullo stato attuale dei fabbricati classificandoli in base al grado di rischio restituendo così una visione complessiva dello stato di salute del centro storico; la creazione di un ambulatorio medico e di ascolto psicologico capace di sopperire di una sanità pubblica sempre più allo sfascio; il coordinamento sinergico fra diverse realtà che operano e garantiscono l’accompagnamento scolastico, l’interazione famigliescuole, doposcuola e attività ricreative e ludiche per bambini e adolescenti; apertura di sportelli di sostegno sociale, sostegno al lavoro, e di supporto alle famiglie riguardo le questioni carcerarie; organizzazione di eventi di carattere culturale e artistico coinvolgendo il quartiere”.

Si interviene solo sull’emergenza

“La tipologia di intervento nelle aree urbane, nel nostro paese come a Cosenza, ha sistematicamente avuto come obiettivo quello di intervenire nell’emergenza, senza una visione d’insieme delle problematicità che i territori e, nello specifico, i cosiddetti centri storici, soffrono da decenni. Politiche speculative e affaristiche si sono sistematicamente succedute negli anni non risolvendo le questioni più urgenti e favorendo il deterioramento delle condizioni di vita dei residenti. Città a misura di mattone e attività commerciali di basso valore e qualità. Al danno si è aggiunta la beffa di diminuzione di servizi al cittadino e con l’abbassamento conseguente della qualità della vita.

Ma se investimento deve avvenire nelle aree degradate e bisognose, ciò deve avvenire tramite politiche di sostegno alla popolazione ivi residente, condivise e cogestite, con la creazione di organi di gestione e controllo, ove tutte le realtà territoriali possano vigilare sulla qualità e sul buon esito delle proposte, rifuggendo interventi puramente speculativi e promuovendo iniziative capaci di attrarre percorsi di ripopolamento e crescita socio-culturale delle aree prese in esame. Non solo quindi città-vetrina e monumentale, ma città capace di esprimere un nuovo equilibrio nell’incontro tra tradizione e innovazione, cultura ed economia, storia e futuro”.

2E’ altresì necessario – scrive il Comitato Piazza Piccola – unire politiche d’investimento strutturale per la salvaguardia del patrimonio immobiliare a politiche di formazione e lavoro. Non potrà mai esistere un’area urbana riqualificata senza passare dalla comunità che vi abita se non con l’espulsione di quest’ultima a favore di speculatori e privilegiati. Ma ciò sarebbe un colpo mortale all’idea di costruzione di una città a misura di cittadino, capace di esserne espressione e di risponderne ai bisogni. Proprio per evitare che elementi speculativi possano determinare il fallimento degli investimenti, è necessario superare la dimensione degli investimenti dall’alto, con progetti stabiliti negli studi di grandi architetti, faraonici quanto fallimentari nelle gestione e nella realizzazione. E’ necessario che le comunità aprano un dibattito sulle tipologie d’intervento, propongano soluzioni, siano dotate di quegli strumenti legislativi capaci di intervenire, controllare e cogestire i progetti. Il diritto alla città non può più attendere”.

Il PIANO PER IL CENTRO STORICO – Clicca in basso

PIANO DI SICUREZZA

– Vie di fuga sicure per il raggiungimento delle aree di raccolta indicate da Vigili del Fuoco e Protezione Civile;
– Installazione colonnine anti-incendio e idranti;
– Istituzione del piano per il soccorso sanitario;
– informare la cittadinanza, attraverso campagne di sensibilizzazione ed esercitazioni periodiche, circa le azioni da compiere in caso di emergenze sismiche e/o altre calamità naturali e non;
– Rimozione barriere architettoniche;
– Potenziamento illuminazione pubblica ( già presente in Agenda Urbana);
– installazione urbana di defibrillatori promuovendo l’idea dei “Comuni cardioprotetti”
– migliorare e manutenere sistema idrico, fognario e degli scoli.

PIANO DI RECUPERO STRUTTURALE

– Mappatura ufficiale dei fabbricati (realizzata in maniera autonoma dall’Associazione di geologi “Pangea” e dal fotoreporter Marco Belmonte);
– Redigere scheda sullo stato attuale dei singoli fabbricati (realizzata in maniera autonoma dall’associazione “Pangea”);
– intervento rapido sugli edifici a rischio crollo ubicati lungo le vie di fuga;
– Controllo catastale degli stabili a rischio crollo;
– Messa in sicurezza degli immobili ,a danno o obbligatoria, per i proprietari che detengono determinate condizioni economiche. Requisizione degli immobili privati abbandonati all’incuria che causano un pericolo per tutto il quartiere;
-Sostegno, incentivi e contributi per la ristrutturazione e la messa in sicurezza degli immobili i cui proprietari residenti vivono in condizioni di disagio economico certificato;
-Contributi ai privati per interventi di manutenzione straordinaria ,restauro e risanamento conservativo;
– Mutui e finanziamenti a fondo perduto o a tasso zero e agevolazioni per l’acquisto e la ristrutturazione degli alloggi;
– Il Comune deve impegnarsi ad evitare lungaggini burocratiche , ad abbattere spese notarili e a garantire trasparenza nella realizzazione degli interventi sul quartiere;
-Controllo e riparazione sistema idrico e fognario , per evitare dispersione d’acqua, infiltrazioni ed erosione del territorio;
– Definire e attuare un piano del colore vincolante e un regolamento/disciplinare su infissi, grondaie, tettoie ,tubature , cavi etc;
-Agire sotto autorizzazioni , pareri e controllo della Soprintendenza , per garantire il rispetto delle leggi e della conservazione dei Beni Culturali;

PIANO SOCIALE

-Favorire l’inserimento lavorativo dei disoccupati (sfruttando e ottimizzando tutti fondi utilizzabili, es.: Agenda urbana e Cipe) attraverso progetti duraturi e ben strutturati che siano aderenti alla necessità del territorio. Alcuni esempi potrebbero essere riguardare la formazione di personale addetto a: restauro, manutenzione e conservazione straordinaria dei beni artistici e culturali,attività turistiche;
– Incentivi e finanziamenti per l’avviamento di attività, piccole imprese e start up;
– Potenziamento dei servizi sociali con maggiore attenzione nei confronti delle fasce disagiate. Sfruttando l’emendamento (REI) che autorizza le assunzioni e da la possibilità di aumentare del 15-20% la quota di risorse da destinare;
-Controllare le condizioni di salubrità e sanitarie attraverso il sostegno dell’ASP;
– Disinfestazione e derattizzazione immediata e periodica nel tempo;
– Controllo dei tassi di frequenza scolastica per contrastare l’abbandono, la dispersione scolastica e l’emarginazione, attraverso il supporto delle associazioni attive sul territorio;
-Guardia medica notturna , auto medica e assistenza domiciliare a disabili e anziani soli e con problemi di mobilità;
– Spazi attrezzati destinati ai bambini per attività ludico-ricreative;
-Campagne di sensibilizzazione su raccolta differenziata e rispetto dell’ambiente e del quartiere, uso e abuso delle sostanze stupefacenti, educazione sessuale e prevenzione;
-Incentivare iniziative e progetti per l’inclusione di soggetti affetti da disturbi psichici, anziani;

MOBILITA

– Limitare l’uso delle automobili attraverso isole pedonali che tutelino residenti, commercianti e disabili;
– Parcheggi pubblici in zone limitrofe e funzionali che non siano di interesse artistico;
– Potenziamento servizi navetta e utilizzo mezzi elettrici;
– Manutenzione dei vicoli e del selciato preservando l’importantissima pavimentazione storica;
-Percorsi turistici puliti, facilmente accessibili e degnamente segnalati attraverso la cartellonistica;
-Incentivare e Ripristinare il servizio di Visite in carrozza del Centro Storico;

SPORT E AGGREGAZIONE

Incentivare le attività sportive per bambini e adolescenti del quartiere :
– Lo sport come strumento educativo e sociale , per aiutare l’integrazione , la condivisione di tempi e spazi, il rispetto del prossimo e la gioia di stare insieme;
– Come mezzo per sviluppare le capacità dei ragazzi disabili e superare le barriere mentali che vivono nella società;
– Per la salute e il benessere fisico, nonché la crescita cognitiva;
Recupero degli spazi, affidamento, assegnazioni e programmazione delle attività, garantendo l’accessibilità e l’utilizzo a tutti i residenti , per i seguenti spazi:
-Palazzetto Casali;
-Centro sportivo polivalente e piscine sul fiume Crati;
– Campo Basket Villa Comunale;
-Perseguire sull’idea dell’associazione San Pancrazio , per la realizzazione del “Parco Oberdan” sotto il ponte di Mancini ( luogo abbandonato da troppo tempo);
-Creazione di un Centro Sociale per Anziani e Bambini nel cuore del centro storico;
-Tutelare e assegnare “La casa degli Ultrà”, divenuta ormai un luogo centrale di aggregazione e socialità per i ragazzi del quartiere , con attività ludiche, educative e sportive ;
-Aprire le scuole ai quartieri negli orari extrascolastici;

FIUMI E PERCORSI FLUVIALI

-Garantire la pulizia degli argini dei fiumi per tutto l’anno;
-Rendere accessibili gli argini e creare percorsi pedonali;
-Effettuare una derattizzazione;
– Recuperare, mettere in sicurezza e rendere accessibili tutte le passarelle;
-Tutelare la fauna del fiume , creando delle zone protette garantendo l’habitat naturale, con il supporto delle associazioni di campo come wwf e lipu;

RESIDENZE ARTISTICHE E BOTTEGHE

Dal nostro punto di vista, le iniziative se non sono pensate e costruite insieme non possono essere che fallimentari. I bocsart sono destinati in una zona troppo periferica, fuori da ogni contesto, un luogo creato a forza, mentre sono tanti gli spazi nel cuore del centro storico che richiederebbero vitalità e nuove funzionalità. Si possono creare delle residenze artistiche recuperando i palazzi a rischio, unendo l’utile al dilettevole. Si possono recuperare alcuni “vasci”, spazi e gallerie antiaeree presenti nel centro storico, come spazi espositivi, gallerie d’arte e luoghi di sperimentazione, così da unire le visite dei luoghi espositivi alla visita del centro storico. Ciò può creare più presenze e vita all’interno dei vicoli, invogliano i privati ad investire qui;

INCENTIVARE L’AFFLUSSO DI UTENZA E NUOVI RESIDENTI

-Portare funzioni pubbliche all’interno del centro storico (esempio: Ufficio Anagrafe);
-Portare uffici privati situati in zone periferiche (esempio: Ufficio Enel Via Popilia);
-Trasferire istituti scolastici nel centro storico (Istituto Artistico, Liceo scientifico Fermi);
– Sanatoria strutturale e amministrativa Palazzo Cosentini;
-Cestini per la raccolta delle feci animali;
-Installazione Guard rail su Corso Vittorio Emanuele;
-Prevenire frane su Colle Pancrazio;
-Intervenire sul Crollo avvenuto nel Rione Massa;
-Riapertura Chiesetta di via Gaeta;
-Destinare gli 8 milioni previsti per la realizzazione dell’ovovia al recupero dei palazzi degradati;
-Completare i lavori su via Sertorio Quattromani;
– sistemazione di tutte le buche nel centro storico

Exit mobile version