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Bonisoli nel degrado del centro storico: “visitare Cosenza? mi sono fatto un regalo” – FOTO

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Bonisoli nel degrado del centro storico: “visitare Cosenza? mi sono fatto un regalo” – FOTO

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“Ritengo che la priorità, per chi ricopre un incarico istituzionale, sia quella di essere presente e dare il proprio contributo quando sul piatto ci sono gli interessi degli italiani”.

 

COSENZA – “Oggi ho voluto farmi il regalo di essere qui a Cosenza. Ho fatto un giro per il centro storico, accompagnato dal senatore Nicola Morra, per avere la consapevolezza di questo luogo e per farmi un’idea sull’opportunità o meno di portare avanti certi progetti. Questa mattina ho finalmente scoperto Cosenza. Il potenziale c’è e ci sono progetti validi per la riqualificazione del centro storico ma, perché siano sfruttati al meglio, c’è bisogno di un intervento sistematico e di una visione d’insieme”. E’ il post pubblicato su Facebook dal ministro per i beni e le attività culturali che questa mattina ha visitato il centro storico di Cosenza, ed ha potuto rendersi conto del degrado, dell’abbandono, ma anche delle potenzialità della città vecchia.

Il ministro accompagnato dal presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e senatore 5Stelle Nicola Morra, e dal sottosegreterario Margherita Corrado ha iniziato il suo percorso per le vie del centro storico con una prima tappa alla Sopraintendenza per poi proseguire per Corso Telesio.

 

Durante il tragitto ha avuto modo di vedere con i propri occhi il degrado e l’abbandono in cui versa l aparte antica della città, passeggiando tra i vicoli che ospitano i numerosi edifici a rischio crollo. Non è mancato l’argomento relativo ai fondi Cipe, quei 90 milioni di euro per la riquilificazione e la messa in sicurezza del centro storico.  Durante il sopralluogo poi, Bonisoli ha incontrato i cittadini e i anche pochi commercianti che che ancora resistono su Corso Telesio. Poi la tappa anche al Duomo di Cosenza accolto dalle autorità ecclesiastiche per poi arrivare alla Biblioteca Civica per la conferenza con i cittadini che il centro storico lo “vivono”.

Nel frattempo il sottosegretario Corrado ha incontrato proprio i dipendenti della Civica ed ha ascoltato le problematiche in cui versa l’Accademia Cosentina. E’ stato possibile consegnare al sottosegretario, da parte del fotoreporter Marco Belmonte, dal presidente dell’associazione pangea e da un rappresentante del comitato Piazza Piccola, le proposte progettuali di pianificazione e censimento degli edifici a rischio crollo presenti nel centro storico.

Il dibattito all’Accademia Cosentina

Davanti ad un pubblico gremito e davanti a giornalisti locali e nazionali, il monito è stato inizialmente rivolto ai cittadini che “devono amare di piu’ la propria terra e la città deve recuperare dignità perchè le situazioni di degrado sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere accettate”. Queste le parole di Morra che sottolinea come un tempo il territorio, erano terra di approdo, chi passava rimaneva; oggi partono in tantissimi soprattutto giovani: “Questi territori – ha dichiarato Morra – non hanno una maledizione ma sono stati gli esseri umani che vi hanno abitato a maledire e non sfruttare ciò che madre natura ha offerto”.
Il sottosegraterio ha incentrato il suo intervento sul valore storico della parte antica di Cosenza, un valore che spesso è stato snobbato: “il valore del tesoro contenuto nello scrigno – ha detto – e so che parlare di tesoro a Cosenza fa felice il sindaco ma non mi sto riferendo al fantomatico tesoro di Alarico”. Subito dopo la parola all’associazione Civica Amica che da anni si batte per difendere la biblioteca civica che versa in condizioni economiche disastrose e non è sostenuta con i fondi dovuti.

“Sono le forze giovani che devono essere in prima linea per combattere i problemi di questa città”; è con queste parola che il senatore Morra introduce l’intervento di Stefano Catanzariti rappresentante del Comitato Piazza Piccola. “Ci teniamo a fare una premessa: il centro storico di cosenza è abbandonato ormai da mezzo secolo, la cosa che più ci importa è che sui fondi non si faccia propaganda e speculazione. Vogliamo – ha spiegato Catanzariti – fare un quadro generale. L’anno scorso ci sono state quattro vittime a causa di un rogo, e così abbiamo realizzato una carta di livello di pericolosità con gli edifici a rischio crollo precedentemente catalogati e cartografati, per arrivare ad una cifra di oltre 50 aggregati strutturali ad alto rischio”.

“La situazione è allarmante: problemi di sicurezza dei vicoli, mancano le colonnine antincendio e i mezzi di soccorso non entrano nelle stradine e ciò impedisce a qualsiasi residente di vivere una vita normale come tutti gli altri cittadini. Per non mancare della mancanza di servizi assistenziali agli anziani e della presenza dei rom che vivono a Santa Lucia, letteralmente abbandonati; nessuno sa chi sono e quanti sono, e non vengono aiutati”.

Poi l’appello: “Caro ministro se ci deve essere un recupero deve partire dai cittadini, devono essere loro il motore di questo cambiamento, vogliamo che ci sia partecipazione sui progetti ci sia trasparenza sui fondi, ci siano dei progetti partecipati ascolto dei cittadini per fare in modo che siano la parte attiva. E il fulcro di questo recupero del centro storico”.

Non sono mancati gli interventi di “Prima che tutto crolli” e del “Movimento Noi” che ha proposto al ministro un intervento video. La parola è passata infine al ministro Bonisoli: “Sono qui per visitare cosenza, mi sono fatto un regalo. Se ci sono dei progetti e degli interventi da fare nelle città voglio avere contezza dello stato della situazione. Altre città le conosce bene e Cosenza mi mancava. Nel centro storico il potenziale c’è ma per essere sfruttato, ha bisogno di un intervento sistematico, evitando interventi sparsi o modernizzanti (il riferimento è a piazzetta Toscano) che non aiutano lo sviluppo. Si deve partire dall’aspetto urbanistico, dei collegamenti e della viabilità”.

Poi un accenno ai 90 milioni: arriveranno? “Ci sono, vogliamo spenderli tutti e intendo concludere il lavoro con i cassetti vuoti. Ma con un senso. Il prossimo passaggio sarà un incontro preliminare a Roma nei primi di febbraio al quale parteciperà anche il sindaco”.

Foto e servizio: Marco Belmonte

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