Rende
Raccolta differenziata a Rende, il Comune replica ad Olivieri: “le percentuali coincidono”
L’amministrazione comunale di Rende replica alle dichiarazioni dell’economista Matteo Olivieri e ci tiene a precisare l’attendibilità del dato presentato a fine anno dal sindaco Marcello Manna e dall’assessore Domenico Ziccarelli
RENDE – Il dato in questione è quello riguardante il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata a Rende, nel 2018, aspramente contestato nell’articolo di Qui Cosenza, e nel corso del programma “Informattiva” in onda venerdì 11 gennaio su Rlb. “Premesso che il dato, elaborato con una semplicissima formuletta matematica, alla portata di qualsiasi bimbetto delle scuole medie – scrivono dal Comune – fa riferimento ai quantitativi di rifiuti raccolti nel 2018 nel comune di Rende, certificati dagli appositi scontrini di pesa e documenti di trasporto, con riferimenti specifici ad autista, peso, materiale trasportato e giorno ed orario di conferimento degli stessi rifiuti differenziati, non è stato comunicato né ad Ispra, né ad Arpacal, non è chiaro come Olivieri possa citare fonti rispettabili come Arpacal e Ispra rispetto a dati non ancora neanche richiesti all’Ente. Sì, egregio Sig. Olivieri, le percentuali coincidono – prosegue la nota – anche nelle cifre infinitesimali, ma solo perché si riferiscono al 2017. E sono dati che rispettabili istituto come Arpacal ed Ispra, incrociano e verificano dai dati acquisiti dalle dichiarazioni MUD compilate dai comuni stessi, e le dichiarazioni MUD delle aziende che operano il trasporto e conferimento degli stessi rifiuti”.
“Ed il Sindaco e l’Assessore, hanno inteso anticipare il dato alla cittadinanza, proprio per ringraziarla dell’impegno di tutti, e per confermare che la scelta del “sistema porta a porta” in fondo era la giusta via da intraprendere per raggiungere l’obiettivo prefissato già per qualche anno prima, ma reso vano dalla presenza dei cassonetti stradali sul territorio, presi d’assalto dall’intera area urbana. Se “l’economista” vuole cimentarsi in statistiche, perché non va ad analizzare le percentuali dei comuni vicini, diminuite di pari passo all’ascesa della percentuale di Rende!”.
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